Sarà il Nord-Ovest a suonare la carica della ripresa italiana nel 2011 con una crescita del Pil nellarea dell1,6% contro una media nazionale prevista dell1,3%. È quanto evidenziano gli Scenari elaborati da Unioncamere e Prometeia, diffusi in occasione della 132esima assemblea dei presidenti delle Camere di commercio a Firenze.
Mentre nel 2010 il risveglio dalla crisi - si legge nel rapporto - sembra aver interessato soprattutto il Nord-Est (+1,8% laumento del Pil atteso per il 2010 a fronte di un incremento medio dell1,2%), nel 2011 saranno invece le regioni del Nord-Ovest quelle che, nel complesso, dovrebbero registrare le performance migliori, sempre tallonate, però, da quelle del Nord-Est (+1,5%).
Alle spalle della Lombardia, che dovrebbe «svettare» con un +1,8%, lEmilia Romagna con l+1,6%. Quindi, a pari merito, Piemonte, Veneto e Friuli Venezia-Giulia, dove il Prodotto interno lordo dovrebbe crescere dell1,5% nel 2011. Decisamente più lenta la ripresa al Centro (+1,1%), dove solo le Marche potrebbero arrivare a superare, sebbene di poco, la media nazionale (+1,4%). Passo lento e pesante, invece, quello del Mezzogiorno (+0,8%), con la Sicilia (+1,1%) che spinge di più e la Campania (+0,5%) che invece fatica maggiormente.
A spingere verso luscita dalla crisi - spiega il rapporto Unioncamere - sono soprattutto le esportazioni, che, dopo il sensibile recupero atteso per questanno (+7,3% il dato stimato per il 2010), dovrebbero proseguire la loro corsa nel 2011, mantenendo un ritmo di crescita ancora consistente (+5,2%). Le attese migliori si confermano ancora una volta quelle del Nord-Ovest (+6,1%), seguite da quelle del Nord-Est (+5,7%). Più debole la dinamica, invece, del Centro (+3,8%) e del Sud (+2,6%).
«Prima della classe» la Lombardia: +7% laumento dellexport atteso nel 2011. Alle sue spalle si dovrebbero posizionare il Veneto (+6,3%), lEmilia Romagna (+5,9%) e la Calabria (+5,4%).
Passando ai capoluoghi, in 15 anni di storia italiana cè una sola provincia in cui le cose non sono cambiate, si legge nel rapporto, ed è Milano, prima nella classifica per Pil pro capite nel 1995, prima in quella del 2009, con oltre 36.500 euro di ricchezza per persona. Nella graduatoria delle province più ricche dItalia nel 2009, dopo il capoluogo lombardo si incontrano Bolzano, Bologna e Aosta (-2).
A rendere meno incisivo il consolidamento della ripresa saranno però soprattutto i consumi interni, che in tutte le ripartizioni dovrebbero registrare nel 2011 incrementi piuttosto modesti (+0,7% il dato medio).
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