Le pareti sono scrostate e lintonaco non è proprio dato di fresco. Ma le scuole milanesi sono sicure. O almeno, lo sono più ora rispetto a una decina di anni fa. Parola dellassessore alle Infrastrutture Bruno Simini che, con cautela, rassicura le famiglie degli studenti milanesi dopo il crollo del soffitto in un liceo vicino a Torino.
«Le nostre scuole - spiega - sono vecchie e brutte, questo è innegabile. Ma stiamo facendo tutti i lavori necessari perché siano sicure e per recuperare tutto ciò che in passato non è stato fatto». Fino a dieci anni fa, gli investimenti per ristrutturare gli edifici scolastici si aggiravano sui sette milioni di euro allanno. Ora si parla di cifre più consistenti: 45 milioni negli ultimi tre anni. «Certo - puntualizza lassessore - gli effetti di questi lavori si vedranno nel tempo». Tra le priorità e tra le operazioni che non possono essere rimandate ci sono la messa a norma degli impianti elettrici, leliminazione di ogni traccia di eternit e labbattimento delle barriere architettoniche per i ragazzi disabili. Tutti i lavori necessari alloperazione sicurezza saranno completati entro tre o quattro anni. «Sono in corso i lavori di prevenzione degli incendi - aggiunge Simini - in oltre il 75 per cento delle scuole e i lavori per lagibilità statica nell80 per cento degli istituti».
Gli edifici in cui intervenire sono quasi seicento e la maggior parte di questi ha sessantanni di vita, ha visto passare nelle aule generazioni intere di bambini. A rotazione, ogni scuola avrà il suo momento e sarà rimessa a nuovo. Certo, ad oggi sono tanti gli edifici che «tirano a campare», in cui piove allinterno e in cui i muri sono saturi di umidità. Ma i soldi per gli interventi ci sono e i cantieri verranno aperti al più presto. Trenta milioni di euro sono stati impiegati dal Comune di Milano per provvedere a lavori di impermeabilizzazione delle strutture. Largomento della tragedia della scuola di Torino è stato affrontato anche nellaula del Consiglio comunale. Un fatto del genere non poteva certo lasciare indifferenti i consiglieri che, a loro volta, hanno ricevuto varie richieste di informazioni dalle famiglie degli studenti. Dai banchi dellopposizione, Marco Cormio del Pd chiede approfondimenti sulla situazione delle scuole «poiché il nostro patrimonio scolastico non è dei migliori».
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