Il riesplodere del problema della raccolta e dello smaltimento dei rifiuti a Napoli e dintorni non è passato inosservato negli uffici della Commissione europea, che già lo scorso giugno aveva aperto una procedura dinfrazione contro lItalia.E alla piena ripresa dellattività dopo la pausa per le feste di fine anno, i competenti funzionari comunitari riprenderanno in mano, per aggiornarlo, il fascicolo aperto a suo tempo a causa della «cronica crisi dei rifiuti che colpisce Napoli e il resto della regione». Del resto, il confronto tra Bruxelles e Roma sul fronte rifiuti in Campania non si è mai interrotto. Dopo lapertura della procedura dinfrazione, le riunioni tecniche si sono susseguite a ritmo serrato. Anche perché lItalia e la Campania rischiano multe salate e la perdita di finanziamenti comunitari.
Secondo le ultime informazioni raccolte, la Commissione è però ancora in attesa delle risposte italiane alle ultime osservazioni formulate. Mentre è ormai scaduto il termine del 24 dicembre fissato per lattuazione del decreto varato lo scorso giugno e del piano rifiuti che prevedeva lapertura di nuove discariche.«Risolvere il caso o niente fondi europei nel 2008»
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