Un suicidio che è ancora unipotesi, con qualche aspetto da chiarire. Mentre proseguono i rilievi tecnici in via Lomellina, potrebbe essere lautopsia del cadavere di Esmeralda Sfolcini - previsto per oggi - a fornire una risposta definitiva ai dubbi degli inquirenti.
A rendere difficile una lettura dellaccaduto sono i molti elementi contraddittori. Primo, il piano cottura trovato in ciò che resta dellappartamento in cui viveva Esmeralda Sfolcini, e che dai primi rilievi sembrerebbe il luogo dove è avvenuta lesplosione. I rubinetti del gas erano aperti, è vero, ma a quellora (le otto di sera), la donna poteva semplicemente trovarsi in cucina per preparare la cena. Secondo, la dinamica dellesplosione. I condotti principali del metano si trovano sulla parete esterna del cortile interno delledificio, mentre il palazzo è stato squarciato sulla facciata che dà in via Lomellina. Probabile, dunque, che il metano si sia raccolto nellappartamento della Sfolcini, ma è anche possibile - sottolineano gli inquirenti - che linfiltrazione sia partita proprio dalle tubature in cortile. Ancora, le presunte chiamate allAem. Gli inquilini dello stabile riferiscono di aver contattato i tecnici in diverse occasioni, anche la mattina dello scoppio.
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