Il ritorno di Vespa in tv Riecco "Porta a Porta"

In questo autunno tv invaso dalle intercettazioni, l'informazione regge ancora su La7, ma alla Rai Fazio e Paragone perdono terreno

Il ritorno di Vespa in tv 
Riecco "Porta a Porta"

Roma - E la lotta ricomincia. Anche se la sfida langue. Sarà lo stress da rientro vacanziero; sarà la montante insofferenza dell’«antipolitica». Sta di fatto che, già ai primi giorni di programmazione, talk show e programmi di news sembrano segnare il passo. L’unico a gonfiarsi d’orgoglio (il debutto stasera su intercettazioni, processi ed economia, con ospiti la Bindi, Lupi, Ferrara e Mieli) è Bruno Vespa. Ma - almeno per ora- solo grazie ai dati della stagione scorsa: «Durante la quale Porta a porta ha confermato la sua leadership - rievoca lui - vincendo 64 volte contro le 15 di Matrix; 13 volte contro le 2 di Chiambretti night; e ottenendo, nelle 81 puntate in sovrapposizione con Parla con me della Dandini, il 14,64% di share contro il 10,09». Quella della «terza Camera» (come l’hanno definita) è però un’eccezione. Non a caso, forte di 15 anni di programmazione e d’un costo di 45mila euro a puntata, che Vespa definisce «miracolosamente basso, nonchè invariato da circa 10 anni», oltre alle consuete quattro puntate settimanali in seconda serata il programma raddoppierà con 9 in prime time, «fornite d’un titolo diverso da Porta a Porta (ancora da definire) e d’una scenografia totalmente diversa».
Ma per tutti gli altri talk show il debutto di domenica sera non ha fatto propriamente scintille. Su Rai3 regge a malapena Che tempo che fa, di Fabio Fazio: l’intervista alla segretaria generale della Cgil Susanna Camusso viene superata dalle burlesche indagini di Fabrizio Frizzi ne I soliti ignoti su Rai1, e solo la tracimante Littizzetto, nella seconda parte dello show, contribuisce a risollevarne le sorti ad un dignitoso, ma non esaltante, 13,39% di share, pari a 3 milioni e 464mila spettatori. Nel prime time di Rai3 si difende il Presa diretta di Corrado Iacona, dedicato alla crisi economica: 2 milioni e 725mila spettatori, e uno share dell’11,70%. Ma ecco il buon Frizzi creare qualche difficoltà anche al debutto di Mario Giordano che, nell’access prime time di Canale 5, domenica inaugurava il suo People, la cronaca, le storie (l’intervista esclusiva a Vittoria Rea, madre della povera Melania, attira il telecomando di 2,891 milioni di spettatori, pari a un comunque promettente 11,21) nonchè a In onda: la seconda puntata su La7 di Nicola Porro in tandem con Luca Telese richiama 769mila spettatori, per uno share del 2,94. Nei giorni precedenti non era andata benissimo nemmeno a Gianluigi Paragone (che giovedì, con L’ultima parola, raggranellava il 6,98) né a Corrado Formigli (arrivato venerdì al 7,48 con Piazza pulita); per non parlare del miserello 3,21 racimolato su Rete 4 da Blog - La versione di Banfi. Insomma: forse toccherà proprio a Vespa, risollevare il genere. «Lavoreremo come al solito sull’attualità più stretta, quindi non posso prevedere di quali argomenti ci occuperemo. La tradizionale intervista d’inizio stagione al presidente del Consiglio?
La situazione è troppo mutevole: meglio aspettare che i giochi siano fermi.

Il richiamo Rai contro l’accanimento delle news sui casi Sarah, Yara e Melania? «Non riguarda noi. Nessuno ci ha mai richiamato: noi ci occupiamo di cronaca con scrupolo ed equilibrio. Il fatto è che si può parlare di tutto. Ma dipende da come lo si fa».

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