La mostra che celebra i duecento anni di fondazione del Grande Oriente dItalia di Palazzo Giustiniani (1805-2005) e le prime testimonianze della Carboneria, due «associazioni di mestiere» iniziatiche con profonde analogie, apre le porte su un mondo sconosciuto, intessuto di pregiudizi duri a morire. Con la dirigenza del Gran Maestro Augusto Raffi, al suo secondo mandato, il Grande Oriente d'Italia (16mila «affiliati» idi cui 1500 a Roma), volta pagina. Se i principi rimangono immutati cambia il modo di proporli. Lo stile è improntato a trasparenza, riaffermazione dei valori nazionali e apertura al mondo esterno. Un sito internet, una rivista che riporta tutte le iniziative (aiuti in occasione dello tsunami, adozioni a distanza, buoni pasto, asili notturni per i più poveri...), a Roma una biblioteca di 12 mila volumi aperta a ricercatori e studenti, conferenze, onorificenze (il premio Galilei per il 2005 a Luigi Magni), e durante la Notte Bianca la possibilità di visitare la sede, villa del Vascello a via San Pancrazio. A riprova di questo nuovo modo di comunicare la mostra ospitata nel Museo Garibaldino di Porta San Pancrazio, fatta ricostruire da Pio IX nel 1854, che i restauri del Giubileo hanno restituito alla primitiva bellezza. Qui è possibile ripercorrere la storia della Massoneria, della Carboneria e dei loro rituali.
Fra i pezzi più importanti i «Documenti di Lanciano» del 1807 in cui compaiono «segnature carbonare» accanto a quelle massoniche. Per visite al Museo (oggi ultimo giorno utile) tel. 06-5883214 e 06-5415592. Info: www.grandeoriente.it- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.