Politica

Rivolta alla festa Pd: «La burocrazia ci soffoca, che m’importa di Noemi?»

A un certo punto, verso fine serata, mentre Ezio Mauro sta incantando la platea della Festa Nazionale del Pd con la sua lezione di etica e giornalismo, un signore in maglietta verde militare si avvicina al palco con le mani levate: «Basta, guardate le mie mani, guardate i calli!». Il conduttore della serata Andrea Vianello glissa. Il direttore di Repubblica e l’ex ministro delle Comunicazioni del Pd Paolo Gentiloni, dissimulano un certo imbarazzo. Ma il signore con la maglietta grigioverde continua: «Non me ne frega niente di queste storie, non me ne frega niente di chi si porta a letto Berlusconi!». E, a questo punto, gli organizzatori lo neutralizzano con un impegno ad ascoltarlo successivamente: «Dopo, dopo». Vianello chiude il dibattito e per «maglietta grigioverde e mani callose» non c’è più tempo. Niente Vianello, niente Mauro, niente Gentiloni, nemmeno un piddino paladino dei diritti.
Cerchiamo di rimediare noi del Giornale e il signore parte bello carico: «Cosa me ne frega a me (in realtà, per esprimere meglio il concetto, non dice «cosa», ma un giro di parole un po’ più colorito, ndr) di guardare Berlusconi dal buco della serratura? Perché non pensano alla gente che lavora? Devono smetterla». A questo punto, uno pensa a un capo della destra in trasferta alla Festa del Pd al Porto Antico. E, invece, a specifica domanda, la sorpresa: «No, guardi, io sono stato iscritto per una vita al Pci. Ma ora non ce la faccio più». Segue spiegazione della disdetta alla tessera, ma soprattutto alla propria storia politica precedente: «L’ultima volta, ho denunciato 158mila euro di entrate e ne ho pagate 112mila di tasse. Ma come si fa? Ma dove si va in questo modo?».
E l’apertura del modello Unico è anche l’apertura di un libro sulla rottura con la sinistra del mondo della piccola impresa e dei lavoratori. Nunziato Accardo - questo è il nome di «maglietta grigioverde» - racconta le sue mani callo per callo. Racconta la sua vita precedente in fabbrica e il salto nel mondo delle piccole e medie imprese, dall’altra parte della barricata: «La mia fabbrica si chiama Ocs e produce stampaggi in plastica per l’alta tecnologia, ma è strangolata dalla burocrazia.

Altro che Noemi».

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