Rom, accordo per blindare il campo

«Il nuovo Triboniano si fa solo con il nostro consenso e aggiungendo alcune modifiche al patto di legalità. Servono precise indicazioni sulla temporaneità della soluzione, oltre a ulteriori garanzie per la sicurezza del quartiere: presidio fisso di polizia 24 ore su 24, recinzione per impedire nuovi arrivi e telecamere di sorveglianza sul muro di cinta del cimitero Maggiore. E anche un numero verde da chiamare in caso di emergenza». Queste le principali richieste avanzate dalla delegazione di residenti ricevuta ieri in commissione Politiche sociali, a Palazzo Marino. Così è slittata l’attesa firma dei capifamiglia rom all’accordo che li impegna con le istituzioni a rispettare le norme della civile convivenza. Ora l’ufficializzazione dell’accordo è previsto per lunedì, quando 33 famiglie faranno il loro ingresso nei nuovi container del campo numero uno. Intanto si riaccende il dibattito politico sull’emergenza nomadi.

Giulio Gallera (Fi), chiede al Governo «strumenti eccezionali per affrontare il problema», riconoscendo «lo sforzo positivo fatto dal vicesindaco De Corato e dall’assessore Moioli». Più duro Matteo Salvini (Lega). «Il vero obiettivo deve essere zero euro in bilancio a favore dei nomadi».

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