da Roma
Cè lo chef (e che chef: Heinz Beck) e la stilista. Ci sono architetti, professori, ingegneri, industriali. Il regista Pupi Avati, lo storico Franco Cardini, il produttore cinematografico Adriano Francesco de Micheli. Cè lesponente della comunità ebraica e quello della comunità islamica. E poi i presidenti degli industriali, della Camera di Commercio, della Federlazio, dei costruttori, dellente Eur. Cè tutto questo e anche di più nella commissione «per il futuro di Roma capitale», presieduta da Antonio Marzano e composta da 49 membri e 19 collaboratori tecnico-scientifici. La maxicommissione, modellata sulla Attali francese e fortemente voluta dal sindaco Gianni Alemanno (nella foto), si è riunita ieri per la prima volta. E a chi, scorrendo i nomi dei componenti, eccellenti ma spesso con curricula un po scarsini alla voce riforme istituzionali, avanza lipotesi di una commissione in stile «ma-anche» puramente veltroniano, Alemanno risponde così: «No, non sarà un carrozzone che pesa sulle spalle dei cittadini». I membri, precisa il sindaco, lavoreranno gratis et amore dei, facendo un grande atto di volontariato.
La commissione dovrebbe completare i suoi lavori entro marzo, quando presenterà una serie di proposte per fare diventare la capitale «più competitiva, più coesa e con una migliore qualità della vita, con la massima valorizzazione dei punti di forza di Roma e cercando di minimizzare gli effetti delle criticità della capitale», dice Marzano.
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