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Roma-Catania Alla fiera del gol decide Panucci I tifosi però contestano tutti (tranne Totti)

Roma La Roma pesca nel mare dell'ennesima contestazione tre punti d'oro e si avvicina, a piccoli passi, al sesto posto che vale un pass per l'Europa League. Un successo arpionato sul filo di lana che fa gioire Totti e compagni ma non sensibilizza i delusi tifosi giallorossi. La colonna sonora del match, infatti, è un insieme di cori contro Rosella Sensi e di fischi rivolti alla squadra. Tutti dietro la lavagna, tranne il capitano, graziato dalla curva sud. Le prime bordate di insulti arrivano nel momento in cui la squadra entra in campo per il riscaldamento pre-gara e si ripetono puntuali durante l'annuncio delle formazioni. «Rosella Sensi bla bla bla», si urla. E ancora, «Tifiamo solo la maglia». E poi, «Tedesco, compraci la Roma». Il fischio d'inizio alza il sipario sul match ed inizia la girandola dei gol. La Roma passa in vantaggio con Perrotta («Giocate quando vi pare»), ma subito supera Artur (e giù fischi). Spetta a Vucinic ristabilire le distanze («Se un'offerta esiste davvero, fai come Rosella O'Hara... via col vento!») poi Perrotta trova la via della doppietta. Nella ripresa, il Catania reagisce e trova la rete con Mascara («Ma quale coppa, quale scudetto, perdevate pure al nostro torneo di calcetto»), poi Morimoto pareggia. I tifosi non ne possono più: ma quando Pizarro pennella un pallone in area e Panucci sfiora in rete con la testa e l'Olimpico esplode. Per pochi istanti, però.

Prima di tornare a fischiare.

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