In relax a Forte dei Marmi, Adriano Galliani ha confermato gli obiettivi del Milan più un potenziale e misterioso sesto attaccante anche lui extracomunitario. Gli altri sono noti: Eto’o, Ronaldinho, Drogba, Pato e Shevchenko. Ieri José Mourinho ha giocato con l’ucraino provocandolo: «Da noi va in campo chi merita - ha dichiarato a Bbc Radio Five il tecnico del Chelsea -. Se gioca bene e mi dimostra partita dopo partita che merita di essere schierato, sarò molto felice di farlo. Quello che vogliamo è una competizione libera tra i giocatori che con le loro prestazioni influenzano le mie decisioni. Se giocasse magnificamente dovrei schierarlo insieme a Didier Drogba e non avrei assolutamente alcun problema a farlo. Non sono stupido, so riconoscere un calciatore che gioca ad alto livello». In sostanza Mourinho ha ribadito che Sheva non lo ha mai convinto altrimenti lo avrebbe schierato con continuità e anche che non deve lamentarsi se c’è concorrenza in attacco. Sheva rischia di rimanere prigioniero delle sue scelte e del suo ingaggio, Galliani ha già detto che Andriy sa tutto quanto deve fare per tornare al Milan, l’ucraino è assieme a Pato Alexandre l’ipotesi più accreditata, anche se i segnali da Milanello non sembrano così forti. Pato invece è nei pensieri di tutti e i recenti apprezzamenti su di lui di Roberto Mancini hanno avuto l’effetto di accelerare la trattativa che sarebbe ai dettagli.
Con gli altri si va per esclusione: Drogba da queste dichiarazioni di Mourinho sembra un punto fermo del Chelsea e la cessione di Ronaldinho costringerebbe Laporta a espatriare. Resta Eto’o che corrisponde allo scarno identikit confezionato da Galliani e probabilmente è anche il calciatore che meglio rientra negli schemi di Ancelotti. Per il sesto misterioso obiettivo, brasiliano, circola il nome del madridista Robinho, che fino a poche ore fa invitava Kakà al Real. Invece proprio il futuro Pallone d’Oro in questi giorni avrebbe acquistato una specie di reggia a pochi chilometri dal centro di Milanello. Tre piani, una scalinata, un patio e una torretta. Ci staranno lui, la moglie, i genitori, il fratello Digao; una dependance per le persone di servizio.
Ma è ancora la Roma a tenere il mercato caldo. Stallo sull’affare Chivu con le dichiarazioni di buoni intenti di Spalletti e i fratelli Becali stranamente zitti, ma il colpo è arrivato in serata: il passaggio di Ludovic Giuly dal Barcellona alla Roma è stato chiuso con un triennale da 1,7 a stagione per l’attaccante francese e 3 milioni di euro al Barcellona. Giuly, grande tecnica e senso tattico, non rientrava nei piani di Rijkaard, è invece molto apprezzato da Spalletti. Ludovic Giuly è atteso nella Capitale entro le prossime ore. Amantino Mancini sta per prolungare il contratto, il suo procuratore Gilmar Veloz ieri si è incontrato con il ds della Roma Daniele Pradè e la situazione si sta evolvendo al meglio.
Conferme sulla trattativa ben avviata per il passaggio del centrale difensivo portoghese Fernando Meira dallo Stoccarda alla Juve. Intanto a Napoli i tifosi hanno inscenato una protesta davanti al centro tecnico di Castelvolturno. Uno striscione recitava: «Finora tante illusioni, adesso fuori i milioni».
Allora è sceso in campo Aurelio De Laurentiis che ha promesso 12 milioni per arrivare a Giuseppe Rossi, cartellino di proprietà del Manchester United. Alex Ferguson sa che può ricavare molti soldi da questa cessione, ecco perché ha rifiutato gli 8,5 milioni del Parma di Tommaso Ghirardi, ha alzato il prezzo a 12. Si tratta.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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