A Roma inizia l’era del fotovoltaico: luce a impatto zero

I primi pannelli sono stati posizionati per la vigilia di Natale dello scorso anno. Poco prima delle festività natalizie, ora, l’impianto fotovoltaico del centro idrico di Monte Mario è al completo. A inaugurarlo simbolicamente è stato, ieri mattina, il sindaco Gianni Alemanno con un sopralluogo per verificare di persona il funzionamento della struttura. Fino al 30 novembre 2009 l’impianto ha prodotto poco più di un megawatt di energia elettrica di cui il 70 per cento autoconsumata nel centro stesso: in questo modo sono state evitate 672 tonnellate di Co2 e 199,4 tonnellate equivalenti di petrolio. Tra Roma e Lazio ci sono attualmente 41 impianti realizzati. Nel 2010 si dovrebbe arrivare a 54 con una potenza di 4,7 megawatt nel 2009 e di 21,6 previste per il 2010, pari a una produzione di 9.455. «Inaugurare questo impianto due giorni dopo Copenaghen dimostra che non stavamo dicendo delle bugie», ha commentato soddisfatto il sindaco.
Nel corso dell’inaugurazione il presidente di Acea Distribuzione Stefano Donnarumma ha fatto il punto sull’illuminazione cittadina, un problema storico che potrebbe essere finalmente risolto. Non sarà semplice: i punti luce che mancano perchè Roma sia del tutto illuminata sono ben 60 mila. Per il 2010 il Campidoglio ha chiesto all’Acea lo sforzo di raddoppiare le nuove installazioni. Di passare così dalle tremila previste a seimila. Si arriverebbe così, se anche per gli altri anni ci fossero i finanziamenti già previsti per il 2010, a trentamila nuove installazioni entro il 2015 un numero che «se portato a regime potrebbe garantire la copertura totale della città entro il 2020», in tempo per le (eventuali) Olimpiadi. Da parte sua l’assessore comunale ai lavori pubblici Fabrizio Ghera ha sottolineato «l’importanza dello sforzo chiesto ad Acea già finanziato con delibere di giunta».
Ha chiuso l’incontro il presidente di Acea Giancarlo Cremonesi che ha evidenziato l’importanza di un’illuminazione virtuosa «e cioè a risparmio energetico e con la quale è possibile illuminare di più abbattendo le immissioni nell’ambiente».

Soddisfatto Alemanno appena tornato dal vertice di Copenaghen: «La maggiore offerta di servizi ai cittadini deve sposarsi con il risparmio energetico e per questo bisogna utilizzare tecnologie innovative perchè proprio il risparmio che facciamo è un ammortamento per il futuro».

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