Daniele Petraroli
Ad appena tre giorni dalle elezioni amministrative è caduta la prima testa. A pagare per la pessima figura fatta dallamministrazione comunale sulla ferrovia Roma-Pantano (dove incidenti, guasti e corse saltate si sono contate a decine nellultimo anno) è stato lingegner Umberto Zumbo, responsabile della linea.
Piuttosto scarno lordine di servizio emesso da Met.Ro.: «A far data dal primo giugno 2006 la responsabilità del servizio Roma-Pantano viene assegnata al dottor Gaetano Barberio che dalla stessa data fa parte dellorganico di Met.Ro. spa con la qualifica di dirigente. Lingegner Umberto Zumbo, responsabile ad interim del servizio Roma-Pantano, mantiene lincarico di assistente tecnico responsabile dellarea esercizio e produzione».
A sancire lavvenuto avvicendamento la firma in calce dellamministratore delegato di Met.Ro. Roberto Cavaliere. Un semplice passaggio di consegne deciso da tempo? Sì e no. Da una parte, infatti, Zumbo è vicino alla pensione (si vocifera che ci andrà nei prossimi mesi), dallaltra però è considerato dentro lazienda, se non uno dei principali responsabili del disservizio (la carenza di organico non è però imputabile direttamente a lui), una persona che non ha fatto granché per venire incontro alle richieste dei lavoratori e dei sindacati. A tal punto da essere stato escluso dai tavoli della trattativa. Per quanto riguarda la gestione «ad interim» di cui si parla nel comunicato, bisogna precisare poi che è tale da quando si è insediato Bianchi a capo di Met.Ro. Prima infatti Zumbo era, a tutti gli effetti, il caposervizio della linea da quasi dieci anni.
Altro smacco per Zumbo è lessere stato sostituito da Barberio, sindacalista ed ex dirigente dellAtac con un passato proprio in Met.Ro. che lasciò proprio per alcuni contrasti con il responsabile della Roma-Pantano.
«Il sistema dei trasporti pubblici è stato, e, ci scommettiamo, sarà la vera spina nel fianco del sindaco di Roma - ha commentato il capogruppo della Lista Storace alla Regione, Fabio Desideri -. Ricordiamo, inoltre, che la Roma-Pantano è la stessa linea che, rinnovata, fu inaugurata in pompa magna il primo marzo scorso per bloccarsi appena 24 ore dopo. Verrebbe da pensare che, archiviata la pratica elettorale, sia stato trovato il capro espiatorio. Se così fosse a breve dovremmo attenderci qualche altro taglio di testa. Per esempio sulla ferrovia Roma-Viterbo il cui tratto urbano, famigerato per la continua cancellazione delle corse e per lincredibile mancanza di comunicazione agli utenti è stato oggetto anche di una interrogazione consiliare.
I problemi della linea, intanto, rimangono gli stessi dei mesi scorsi con i macchinisti e i capistazione costretti sempre a un superlavoro massacrante tra straordinari e riposi lavorati.