La Roma passeggia a Kiev e vola tra le grandi d’Europa

Apre Panucci, che segna a ritmo di bomber. Giuly e Vucinic (2 gol) completano il poker

La Roma passeggia a Kiev e vola tra le grandi d’Europa

Kiev - L’Ucraina sempre avara di soddisfazioni diventa per una sera terra di conquista. Bastano 189 secondi e il sigillo di Panucci per spianare la strada a una Roma per nulla intimorita dalle difficili condizioni ambientali presenti a Kiev. E con tre gol in 35 minuti, la squadra di Spalletti vola agli ottavi con un turno di anticipo. La vittoria del Manchester sullo Sporting Lisbona renderà ora inutile la sfida tra i giallorossi e gli inglesi del prossimo 12 dicembre. La Roma arriverà seconda e il rischio concreto è di trovare una spagnola nel turno a eliminazione diretta di febbraio.
Spalletti lascia fuori Mancini per scelta tecnica e ripropone Taddei dopo due mesi: il brasiliano gioca solo 45 minuti (inutile rischiare in una serata fredda e che prende una piega favorevole), ma offre il suo contributo con qualche buona copertura. L’approccio della Roma è quello giusto sin dall’inizio, ma è indubbio che la rete in apertura di Panucci spiani la strada ai giallorossi. Il tiro cross del difensore (suo il gol qualificazione con il Valencia nella passata stagione) finisce direttamente in porta senza che Vucinic riesca a intervenire, anche se il movimento del montenegrino mette fuori causa l’incerto Rybka. La Dinamo è costretta a scoprirsi ed esalta la capacità di attaccare gli spazi della Roma. Panucci fallisce la doppietta personale (era più facile segnare con questo colpo di testa ravvicinato), Giuly non sfrutta uno dei tanti cross dalla sinistra di Tonetto. E dopo che Doni sventa sulla conclusione di Bangoura, l’unica vera occasione capitata alla Dinamo nel primo tempo, la Roma raddoppia: Cassetti (prestazione davvero maiuscola la sua, peccato per l’ammonizione finale) recupera palla a metà campo e lancia Giuly, che supera il portiere e segna. Il francese diventa l’ottavo giocatore della Roma a far gol in Champions in questa stagione.
La Roma gioca ormai sul velluto e ancora in contropiede (lancio millimetrico di Giuly), Vucinic sigla il 3-0. In trentacinque minuti la partita è già finita, anche se la ripresa della Dinamo è sicuramente più determinata. I giallorossi perdono per infortunio De Rossi (probabile distorsione alla caviglia destra) e sembrano accusare l’intraprendenza degli ucraini. Il gol di Bangoura, che nasce da un mancato anticipo di Juan (non in grandi condizioni se è vero che Spalletti gli aveva risparmiato l’allenamento di rifinitura), è solo un fuoco di paglia che premia il calciatore della Guinea, il migliore dei suoi. Vucinic, sul solito assist di Tonetto, chiude il conto nel finale regalandosi la prima doppietta con la maglia della Roma e rassicurando Spalletti in attesa del recupero di capitan Totti.
Intanto in mattinata Rosella Sensi, il tecnico Spalletti e alcuni giocatori della Roma avevano incontrato i bambini, circa 300, ricoverati presso il principale ospedale oncologico della città. Struttura che la società giallorossa ha aiutato partecipando a un’iniziativa promossa dalla onlus Soleterre e dal sito www.romanews.eu per la raccolta di fondi.

I bambini hanno regalato a tutti i giocatori della Roma una medaglia simbolica, realizzata da loro, in terracotta di colore azzurra. Inoltre hanno donato a Spalletti un piatto in terracotta con i simboli dell’Ucraina, che diventerà il portafortuna della squadra, come ha promesso il tecnico.

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