Fabrizio Aspri
da Roma
Tutto è pronto per lappuntamento con la storia. Lobiettivo è noto: centrare la decima vittoria di fila ed emulare la Juventus 1931/32, il Milan 1950/51 e lo scudettato Bologna 1963/64 targato Fulvio Bernardini. Oggi, dopo oltre 40 anni, Spalletti e truppa tenteranno lassalto al record, per dare continuità alla cavalcata stagionale, sognare approdi europei ed autografare lalbum delle impresa romaniste. «Mi dispiacerebbe non riuscire a centrare lobiettivo ammette il tecnico - perché i ragazzi hanno faticato a lungo per arrivare fin qui. Meritano questa soddisfazione. Mi farebbe piacere soprattutto per loro. Giocare nellOlimpico è un vantaggio, garantisce qualcosa in più. Se andrò sotto la curva in caso di vittoria? Vedremo. Sono sempre i giocatori a meritare i migliori applausi».
Meglio voltar pagina, dunque. Il prossimo punto allordine del giorno di chiama Empoli: uno dei capitoli più belli del romanzo di Spalletti. Con la casacca del club toscano, infatti, il trainer più in voga al momento ha sudato e sognato da calciatore e da allenatore. E proprio a Empoli, lo scorso ottobre, la Roma visse la fase più buia della stagione, toccando il fondo e rimediando una sconfitta in superiorità numerica. «E a maggior ragione taglia corto - preferisco pensare più al presente che al passato: ci tengo a vincere. Senza fare troppi calcoli. Quanto stiamo facendo, è uno stimolo in più per gli avversari. Guai a sentirsi bravi, è un errore».
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