Un marciapiede della Capitale, nuovo di zecca, è durato il tempo di 48 ore. È bastato che un Fiat Ducato si fermasse con le ruote posteriori sopra al manufatto per annullare parte di un lavoro di manutenzione costato la bellezza di 3 milioni di euro. Il veicolo commerciale, come riportato da Repubblica, aveva solo fatto manovra al centro di via Tritone e, una volta parcheggiato, aveva aperto il portellone davanti alla boutique. Tanto è bastato per far traballare le lastre di ardesia posate da poco. Gabriele, il 25enne titolare del bar Lofaro al civico 45 della via, ha annunciato con un sorriso ironico: “Benvenuti a Roma. Hanno finito i lavori l'altro giorno, andando avanti di questo passo chissà quanto dureranno”. Già, perché i nuovi marciapiedi del tratto di strada che collega piazza Barberini a via del Corso sono già da rifare.
Dopo un anno di lavori è tutto da rifare
Il lavoro di restyling, annunciato nel 2019, è stato iniziato a febbraio dello scorso anno e concluso tre giorni fa, con tanto di inaugurazione e presenza del sindaco capitolino Roberto Gualtieri. Dopo poco più di due giorni gli operai sono ancora in strada per mettere a posto le pietre che si sono già spostate, soprattutto all’altezza del civico 200, dove sono molti i camion che consegnano la merce ai vari esercizi commerciali. La signora Maria, edicolante, ha confermato di vedere almeno una decina di camion che quotidianamente salgono sul marciapiede. Anche la guida per non vedenti è distrutta. Il problema a suo dire è principalmente uno, ossia che in quella via stretta hanno pensato ad allargare i marciapiedi, senza però fare delle piazzole dove possano sostare i furgoni.
Sono soprattutto i pedoni a riscontrare dei problemi. Come ha spiegato il titolare del bar, e molti esercenti hanno confermato le sue parole, sono tante le persone che cadono perché scivolano sulle pietre sconnesse. Questo avviene soprattutto all’altezza del civico 205, sul lato sinistro della strada. Via del Tritone non ha più le barriere parapedonali, né aree di sosta, ed è affiancata dalla corsia preferenziale riservata ai bus e ai taxi.
Qualche lastra non è stata cambiata
E se alcuni commercianti ringraziano il Comune per i lavori fatti che erano attesi da tempo, altri ne approfittano per fare qualche nota ai progettisti, come uno dei responsabili del negozio di dolciumi al civico 37 che ha precisato: “Qui il cordolo non l'hanno mica cambiato”, ha detto indicando i blocchi di peperino rotti dal continuo passare dei corrieri. Ha poi aggiunto che qualche lastra è stata cambiata, mentre altre no. La differenza si vede a occhio nudo perché quelle nuove sono più scure rispetto a quelle vecchie.
Mancano anche gli scivoli, come ha tenuto a sottolineare qualcuno, in modo che i furgoni possano scaricare la merce senza andare a danneggiare il marciapiede. “Putroppo non c'è soluzione, la conformazione di Roma è questa. A Londra è impensabile vedere un furgone invadere il marciapiede. A noi delle volte ci scaricano anche 15 bancali per volta.
Non possono mica parcheggiare a via del Corso e trascinare quintali di merce con il muletto”, ha osservato un commerciante. A sole 48 ore dall’inaugurazione è bastato un camioncino per mandare in fumo parte del restyling costato 3 milioni di euro. In pochi giorni la distruzione sarà completata. Anche questa è Roma.Segui già la pagina di Roma de ilGiornale.it?
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