Coronavirus

Badanti usano anziana per uscire a passeggiare: denunciati

Una coppia, due badanti di trent’anni, sono stati denunciati perché sorpresi in strada insieme a una signora che avrebbero dovuto accudire in casa

Badanti usano anziana per uscire a passeggiare: denunciati

I furbetti al tempo del coronavirus non sono mai stanchi. Un uomo e una donna sono stati denunciati perché trovati in giro per strada, senza motivo, dagli agenti della polizia locale di Albano - Castel Gandolfo. I due trentenni usavano la persona che accudivano come badanti come scusa per uscire. L’anziana, con problemi di decadimento cerebrale, è stata trovata a passeggiare insieme a loro. E i furbetti, alla vista dei poliziotti, hanno dichiarato di essere usciti per accudirla.

Una scusa molto poco veritiera, dato che la signora avrebbe dovuto stare al riparo in casa propria (soprattutto durante questo periodo di pandemia) invece che in giro con i giovani. Gli agenti, infatti, li avevano notati più volte fare avanti e indietro tra i comuni di Albano, Castel Gandolfo e Pavona. Non hanno creduto alle loro scuse ed entrambi i badanti sono stati denunciati. Ovviamente non c’è stata nessuna conseguenza per l’anziana signora, totalmente inconsapevole di quanto stesse avvenendo intorno a lei.

Sono migliaia le persone controllate in questi giorni dalle forze dell’ordine. La maggior parte si trova in regola ed è effettivamente in giro per ragioni di lavoro, salute e necessità. Una piccola parte è invece in giro cercando di eludere posti di blocco e controlli a piedi. E, quando vengono fermati, cercano di fornire scuse che però non convincono appieno, venendo così denunciati. Tra gli ultimi casi, una signora di Nettuno uscita di notte in pigiama per inseguire il marito che secondo lei stava andando dall’amante. E un signore di 75 anni fermato a piazza di Spagna: ha detto agli agenti che era uscito a comprare il giornale, ma è risultato residente a Colli Albani.

Un ragazzo di 21 anni, residente a San Basilio, è stato fermato e denunciato per resistenza a pubblico ufficiale e per violazione delle norme prescritte per limitare il contagio del nuovo coronavirus. Il giovane, a bordo di una Smart su cui viaggiava con la fidanzata di 18 anni, è incappato su via Aurelia in uno dei tanti posti di blocco allestiti dagli agenti della polizia locale in giro per Roma. Invece di fermarsi ha tentato di svicolare al controllo svoltando in un’area di servizio poco prima di largo Perassi. La manovra però non è passata inosservata alle pattuglie del XIII gruppo aurelio che lo hanno fermato.

I due, oltre alla mancanza di una valida motivazione che giustificasse lo spostamento, erano privi di documenti d’identità e il conducente sprovvisto di patente, perché mai ottenuta. Per entrambi sono scattate le contestazioni previste per il mancato rispetto delle disposizioni a tutela della salute pubblica.

Oltre alle sanzioni amministrative e al fermo amministrativo del veicolo, il ventunenne è stato anche denunciato per aver opposto resistenza agli agenti durante le procedure di controllo.

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