Cronaca locale

Baby gang aggredisce due giovani disabili: le botte per rubare 5 euro

Sette giovani, di cui quattro minorenni, hanno massacrato di botte due coetanei non udenti a Roma: tutti identificati e denunciati

Baby gang aggredisce due giovani disabili: le botte per rubare 5 euro

Quand'è che il mondo ha dimenticato il valore della pietas umana? È questa l'unica domanda che ci si pone davanti all'ennesima notizia dell'aggressione di una baby gang che, però, stavolta ha preso di mira due giovanissimi di 17 anni non udenti. I fatti si sono svolti a Roma e, come racconta la Repubblica, i ragazzi sono stati aggrediti da un branco che li ha accerchiati e picchiati, mandandoli all'ospedale. L'aggressione si è verificata nel quartiere Aurelio, a due passi dal Vaticano, una zona residenziale e tranquilla.

È qui che, nei pressi di un centro commerciale, i bulli hanno messo nel mirino le loro vittime, consapevoli del fatto che si trattasse di ragazzi disabili perché non udenti, visto che stando alle testimonianze si conoscevano. I due ragazzi non udenti passano per il centro commerciale accanto al gruppetto che, proprio lì, era intento a consumare bevande alcoliche. C'era caciara, come spesso capita quando ci si imbatte in adolescenti un po' su di giri per l'alcol. Ma invece di limitarsi a questo, il gruppo di sette accerchia i due coetanei e impone loro di pagare una sorta di pizzo. I due ragazzi si rifiutano e a quel punto scatta l'aggressione impari. Sette contro due: l'epilogo di questo scontro è ovvio. Volano le botte riprese dai telefonini mentre i due, a terra e vinti, grondano sangue. Si sono rannicchiati in posizione fetale per attenuare le conseguenze delle botte. Qualcuno tenta anche di rubare la giacca di uno dei due, dentro la quale si trovano lo smartphone e il portafoglio con 5€. Quando le botte finiscono, i due chiamano i genitori e vengono accompagnati in ospedale, dove per entrambi la prognosi sarà di "trauma cranico e facciale".

La baby gang era formata da tre ragazzi maggiorenni, di appena 18 anni, e tutti gli altri minorenni. Quindi, tutti coetanei delle loro vittime, probabilmente frequentatori della stessa scuola o degli stessi giri. Anche per questo motivo non è stato difficile individuare gli aggressori grazie alle testimonianze delle vittime ma anche grazie al clamoroso autogol compiuto dalla baby gang, che ha diffuso in rete il video della violenza. Gli aggressori sono stati tutti identificati e ora sono accusati di lesioni aggravate e rapina.

Le loro abitazioni sono già state perquisite dagli uomini della polizia che, su mandato del pm titolare dell'inchiesta, è alle prese con la ricerca di tutti i video che hanno immortalato quei momenti di violenza gratuita accaduti lo scorso 5 marzo.

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