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Baristi e ristoratori tassati per i tavolini extra

La giunta Gualtieri non ha fondi per i servizi essenziali. Pronta una riforma per far pagare i tavolini extra a baristi e ristoratori con tanto di task force dei vigili urbani per "un'efficace azione sanzionatoria"

Baristi e ristoratori tassati per i tavolini extra

Al Campidoglio c'è un problema riguardante la "spesa corrente". Tradotto in parole povere significa che il Comune non ha risorse da spendere per finanziare i servizi essenziali, i quali vanno dal sociale fino ai rifiuti. Per questo la giunta Gualtieri punta su ristoratori e baristi i quali con la riforma delle occupazioni di suolo pubblico dei locali saranno obbligati a pagare i tavolini extra. Questo nonostante il governo sia intenzionato a prolungare le concessioni.

I soldi per gli investimenti non mancano dal momento che arriveranno i fondi straordinari per il Giubileo, gli aiuti Ue del Recovery Plan e chissà, magari anche quelli per l'Expo. Allo stesso tempo però la legge è chiara: per pagare i servizi essenziali non si può attingere al bacino degli investimenti. Per questo l'obiettivo del Campidoglio è riuscire ad amministrare le distese di sedie e tavolini che ormai si sono allungate per le strade, le piazze e i marciapiedi della Capitale. La motivazione principale di questa scelta, come detto, non è tanto l'ordine pubblico quanto la coperta corta, come scrive il Messaggero, alla voce entrate del bilancio di Palazzo Senatorio. Per questo il neoassessore al Bilancio di Gualtieri, Silvia Scozzese che ha ricoperto la medesima carica anche nella giunta Marino e ha gestito da commissaria il maxi debito cittadino, punta molto forte sulla lotta all'evasione di tariffe e balzelli. Allo stesso tempo, però, sembra non bastare in quanto i risultati, qualora arrivassero, lo farebbero tra un paio di anni. Per questo è necessario, per Gualtieri e la sua giunta, tassare bar e ristoranti. E per far rispettare le regole è pronta una task force dei vigili urbani.

Il prossimo giovedì andrà in Aula una mozione a prima firma Alemanni, presidente della Commissione Commercio (Pd), per chiedere la "revisione della tariffazione per il commercio in area pubblica". Significa che chi ha un'attività in centro pagherà di più rispetto a chi la ha in periferia. Il capogruppo del Pd in Assemblea capitolina, Valeria Baglio, conferma la tariffazione e che gli spazi extra verranno prorogati "anche se saranno regolamentati". E, inoltre, chiede alla giunta l'istituzione "in seno alla Polizia Municipale, del Gruppo di coordinamento e controlli sul territorio per il contrasto all'evasione/elusione fiscale". Serviranno, a suo avviso, a garantire "un'efficace azione sanzionatoria" e la immediata rimozione delle occupazioni abusive.

A quanto pare, stando alle

dichiarazioni di Alemanni, sarebbero d'accordo con questa nuova misura anche i ristoratori che hanno incontrato dal momento che "un anno fa la situazione era diversa tra coprifuoco e locali interni preclusi al pubblico".

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