Colpito alle spalle da uno sconosciuto e lasciato agonizzante davanti alla porta della sua abitazione. Il noto impresario musicale Vincenzo Punzi, 78 anni, emiliano di nascita ma residente a Roma fin da giovanissimo, lotta tra la vita e la morte. L'uomo, ferito in modo grave alla testa, si trova ricoverato nel reparto di Terapia Intensiva del Policlinico Umberto I dopo aver subito un delicato intervento neurochirurgico. Sulla vicenda indagano gli agenti della Squadra Mobile e del commissariato Esquilino.
L'aggressione
Nessuno ha visto né sentito nulla. Per certo, dalle ferite riscontrate sul corpo della vittima, si è trattata di un'aggressione brutale. A ritrovare Vicenzo Punzi, attorno alle ore 12 di martedì mattina (9 settembre), è stato un vicino di casa. Il 78enne era disteso a terra, in stato di semi inconscienza, davanti all'ingresso della palazzina di via Porta Maggiore, dove vive da anni. Tra i residenti del quartiere c'è chi ipotizza che l'uomo possa essere stato vittima di una rapina poi sfociata nel sangue. "Qui - dice Stefano, un commerciante della zona, a Il Messaggero - dopo una certa ora, conviene non uscire più. Gira brutta gente e non ci si sente sicuri".
I conoscenti
Uomo solo, senza moglie né figli, Punzi ha lavorato per anni come impresario musicale fino a quando è finto nel vortice della pornografia. Una vera e propria dipendenza di cui il 78enne non ha mai fatto mistero e dalla quale era guarito. "Io, pornodipente. Sedotto da internet", è il titolo del libro che aveva scritto tempo addietro, ancor prima di fondare un'associazione per aiutare chi, come lui, vive lo stesso dramma. "Aveva perso tutto anche per via di quella dipendenza. - raccontata il proprietario di una trattoria di Porta Maggiore - Prima faceva i festival in giro per il mondo, era una persona nota". Proprio lunedì sera, poche ore prima dell'aggressione, Punzi si era fermato a cena nel locale. "Ha ordinato due uova al tegamino e un piatto di pasta al pomodoro. - ricorda il gestore della locanda - Voleva stare leggero, ha detto che il giorno seguente doveva fare gli esami del sangue".
Le indagini
La dinamica dell'accaduto, così come il possibile movente, non è chiara. Lunedì sera, Punzi ha telefonato alla sorella raccontando di essere stato aggredito. L'indomani, la donna ha provato a telefonargli ma il cellulare ha squillato a vuoto. A quel punto ha allertato un vicino di casa, lo stesso che alle ore 12 di martedì ha trovato l'impresario privo di sensi.
L'appartamento del 78enne è stato posto sotto sequestro per consentire i rilievi della Scientifica. Per ora, non sarebbero emersi elementi rilevanti ai fini delle indagini. Gli investigatori stanno passando al setaccio i nastri delle telecamere di sorveglianza cittadina: è caccia al misterioso aggressore.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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