Muore d'infarto, la scoperta choc: soldi e fuoriserie, quel tesoretto nascosto

Gli inquirenti sono tuttora al lavoro per comprendere perché l'uomo portasse con sè tutti quei beni

Muore d'infarto, la scoperta choc: soldi e fuoriserie, quel tesoretto nascosto

Una grossa somma in contanti, assegni e le chiavi di tre auto di lusso: questa una parte del "tesoretto" scoperto dai soccorritori di un uomo di 80 anni deceduto ufficialmente a causa di un arresto cardiocircolatorio lo scorso giovedì 7 aprile.

Vittima di un infarto, secondo quanto riferisce Il Messaggero, l'anziano è stato soccorso dal personale medico di un'ambulanza del 118, giunto presso la sua abitazione all'Olgiata, prestigioso quartiere residenziale di Roma. Dopo aver tentato di stabilizzare il paziente, gli operatori sanitari hanno immediatamente predisposto il suo trasporto al policlinico Gemelli in codice rosso. Purtroppo l'80enne è spirato poco prima di raggiungere il nosocomio.

Durante le fasi di constatazione del decesso, il personale medico ha provveduto a ricercare l'identità della vittima tra i suoi effetti personali. Insieme ai documenti, tuttavia, è emerso anche il "tesoretto", composto da 12mila euro in contanti, 330mila euro in assegni circolari e le chiavi di una Ferrari, di una Mercedes e di una Suzuki. Proprio per questo motivo gli operatori sanitari hanno deciso di allertare le forze dell'ordine.

Gli agenti incaricati di condurre le indagini sul caso hanno effettuato una perquisizione nell'abitazione dell'80enne. Oltre a una Ferrari, una Mercedes e una Cadillac, posteggiate all'interno del garage, gli uomini in divisa hanno rinvenuto dei documenti che certificano l'intestazione alla vittima di numerose proprietà immobiliari. Una volta verificato il materiale, gli inquirenti si sono messi alla ricerca di eventuali eredi, ai quali, come previsto dalla legge, spetterebbero i beni dell'anziano. In assenza di eredi diretti, visto che l'uomo non era coniugato nè averva avuto dei figli, è stato necessario ricercare i congiunti più prossimi ricostruendo una sorta di albero genealogico. Sarà ora compito del notaio stabilire a chi spetterà ereditare tali fortune. Al momento tutti i beni risultano "congelati", e saranno serbati all'interno della cassaforte del Commissariato Monte Mario fino al momento della successione.

Le reazioni

"Quando ho trovato tutti quei soldi tra i documenti, ho capito subito che non era una situazione semplice", dichiara, come riferito da Il Messaggero, uno dei soccorritori. "Con i colleghi abbiamo deciso subito di avvisare i poliziotti e di consegnare in tempi brevi quella montagna di banconote e assegni". "Sono tanti anni che lavoro al pronto soccorso e non mi era mai accaduta una cosa del genere", commenta un altro operatore sanitario, "dalla giacca di quel poveretto è uscito un fiume di soldi sia in contanti che in assegni e poi le chiavi addirittura di una Ferrari".

Resta da chiarire, ed è questo a cui stanno ora lavorando gli inquirenti, il motivo per il quale l'80enne avesse con sè tutti quei beni (per un valore di 342mila euro).

L'ipotesi è che potesse avere in programma un incontro con qualcuno, forse proprio con lo scopo di cedere quella parte del suo patrimonio). Le indagini sui suoi contatti più stretti, comunque, risultano tuttora in corso.

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