Cronaca locale

Il piano del Campidoglio: sarà Google a gestire i semafori

L'idea del neosindaco Gualtieri è quella di farsi aiutare dal cervellone di Google per gestire il traffico della Capitale

Il piano del Campidoglio: sarà Google a gestire i semafori

Il Campidoglio starebbe pensando a una soluzione per gestire al meglio il traffico di Roma e ridurre ingorghi e sprechi di carburante. L'esperimento è già stato fatto in Israele e presto potrebbe interessare anche Rio De Janeiro. Subito dopo potrebbe essere la volta della Capitale italiana, insieme a Milano. L'idea è quella di far gestire i semafori direttamente a Google, attraverso una tecnologia che si basa sull’intelligenza artificiale.

Il piano del Campidoglio per snellire il traffico

La giunta di Roberto Gualtieri, e in particolare l’assessore ai Trasporti Eugenio Patanè, dovrebbe incontrare a breve i rappresentanti di Google in Italia per poter discutere di questa rivoluzionaria prospettiva. A darne notizia è stata l’edizione romana de Il Messaggero, che sembra sia riuscita ad accedere al documento in Campidoglio. All'interno del dossier ci sarebbe un piano per la gestione dei semafori di Roma attraverso Google. Roma, oltre al problema dei rifiuti, deve anche combattere quotidianamente con quello del traffico. L’obiettivo sarebbe quindi quello di decongestionare le strade della Città Eterna e, allo stesso tempo, di far risparmiare i romani sul carburante, riducendo anche le emissioni di CO2.

Il colosso californiano sfrutterebbe i satelliti americani che calcolano i flussi di traffico in tempo reale, andando così a far risparmiare gli automobilisti sia per quanto riguarda il tempo che i costi sulla benzina. Secondo gli esperti americani gli esborsi potrebbero essere ridotti anche del 10-20%. Un bel traguardo per Roma che nell'ultimo rapporto Inrix Global Traffic 2021 risulta essere la città più congestionata d'Italia. Un primato di cui non andare particolarmente fieri. All'anno i romani passano in auto circa 66 ore.

Risparmi su tempo e carburante

Nel documento in Campidoglio si legge che Google sta sviluppando progetti per rendere "più efficienti i percorsi stradali nei centri urbani, anche in chiave sostenibilità ambientale". L'idea è quella di sfruttare "l'intelligenza artificiale per migliorare l'efficienza dei semafori". In Israele si è visto che le nuove tecnologie riescono a "prevedere le condizioni del traffico e fare in modo che i semafori si alternino nel momento migliore, ottenendo come risultato una riduzione del 10-20% del consumo di carburante e dei ritardi agli incroci". La prossima città interessata potrebbe essere quella brasiliana di Rio De Janeiro e poi, forse, potrebbe toccare anche a Roma e Milano. Al momento il documento si troverebbe sulla scrivania dell'assessore ai Trasporti che sarebbe pronto a un incontro con i referenti italiani del colosso americano per vedere se il piano è realmente fattibile. Il Campidoglio avrebbe già 6 milioni di euro stanziati dal Ministero delle Infrastrutture e dei Trasporti per provvedere all'installazione a Roma di semafori di ultima generazione. Se questi soldi non dovessero bastare sarà possibile integrare la somma utilizzando i bandi del Pnrr, con tempi però più lunghi. Qualora invece dovessero risultare sufficienti i soldi del governo, si potrebbe iniziare subito, appena firmato l'accordo con Google.

Come sfruttare l'intelligenza artificiale

Il colosso penserebbe a tutto ciò che concerne la parte tecnologica, intelligenza artificiale e satelliti compresi. I semafori, con connessione e montaggio, verranno invece commissionati alla ditta che vincerà la gara a livello europeo. Gli esperti hanno stimato un tempo di 6 mesi. Patané ha spiegato che gli impianti verranno posizionati "agli incroci pericolosi, e sfruttando l'intelligenza artificiale, insieme agli agenti della Municipale, potremo fare anche le multe. L'obiettivo, oltre a ridurre gli imbottigliamenti, è mettere fine alla strage sulle strade". Andrea Giuricin, esperto di Economia dei Trasporti della Bicocca di Milano e docente dell'Istituto Bruno Leoni, è certo che il progetto"possa essere realizzato in tempi brevi. Google ha la tecnologia, la sfrutta da anni con le app come Google Maps, non partono da zero". Oltre che sui semafori, secondo il docente si dovrebbe, in una città come Roma, intervenire anche sulle macchine in doppia fila. Certamente potrebbe comunque essere un notevole passo avanti verso le smart city, ovvero città connesse dove tutti i servizi, dai trasporti agli uffici pubblici, sono regolati da algoritmi.

In Israele la sperimentazione è stata avviata in quattro zone, tra cui le città di Haifa e Be' er Sheva. Qui i sensori sono stati installati nelle strade e in prossimità di incroci e monitorano il traffico in tempo reale facendo scattare il verde o il rosso in modo da rendere il più scorrevole possibile il passaggio delle automobili. Il progetto riguarda poi l'intera rete stradale cittadina. I semafori lavoreranno insieme per snellire il traffico. Per Google saranno fondamentali le informazioni che riuscirà a ottenere grazie agli smartphone che utilizzano i suoi servizi, come Google Maps e Android, presente nel 70% dei cellulari. Sempre più monitorati, anche a discapito della privacy. Ma quantomeno arriveremo in orario.

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