Cronaca locale

La Raggi caccia Marione dopo la vignetta choc sull'Ue come Auschwitz

In seguito al disegno choc contro l'Ue, la prima cittadina ha revocato l'incarico al vignettista, che collaborava a titolo gratuito con Roma Capitale

La Raggi caccia Marione dopo la vignetta choc sull'Ue come Auschwitz

Una vignetta choc che gli è costata il posto. Mario Improta, detto "Marione", è stato cacciato dalla sindaca di Roma Virginia Raggi per aver pubblicato un disegno che, di fatto, paragona l'Unione Europa al campo di sterminio di Auschwitz. La vignetta ritrae una figura maschile con la chioma bionda – che ricorda il capello sbarazzino del neo primo ministro britannico Boris Johnson – che impugnando una bandierina dell’Union Jack esce trionfante dal "campo" dell'Ue, in palese riferimento alla Brexit. E anziché la tristemente celebre scritta "Arbeit Macht Frei" ("Il lavoro rende liberi") fa capolino "Unione Europea". Una provocazione che ha alzato un polverone di quelli grossi.

Inutile il passo indietro del vignettista, che ha modificato il disegno, cambiando lo sfondo: al secondo tentativo, l'Ue è raffigurata come un water aperto dal quale il giovanotto "scappa" felice. Inutile perché, da quanto si apprende da fonti del Campidoglio, la prima cittadina ha contattato telefonicamente il fumettista Mario Improta, chiedendogli di interrompere immediatamente la collaborazione a titolo gratuito con Roma Capitale, per un progetto di educazione civica nelle scuole della Città Eterna.

Già ieri la sindaca aveva preso le distanze, sottolineando come la vignetta incriminata non aveva "nulla a che vedere con l'amministrazione ma ci tengo a dire che non rappresenta il mio pensiero e contrasta con la mia sensibilità su temi che mi hanno sempre vista impegnata in prima persona".

Il commento di Improta

Il diretto interessato ha commentato la decisione che lo interessa in prima persona: "Ho sentito il sindaco Virginia Raggi e per non crearle ulteriori disagi ho deciso di fare un passo indietro e non collaborerò più con il Comune di Roma. Ringrazio le splendide persone con cui ho lavorato gratuitamente in questi mesi ed il sindaco per l'opportunità datami".

Poi è arrivato l'affondo in aperta polemica al mare di accuse ricevute: "La patetica e strumentale montagna di fango che sto subendo per aver osato equiparare la Unione Europea ad un campo di sterminio è la cifra dello schifo del pensiero unico, del politicamente corretto, messo in atto da una banda di criminali che ha devastato l’economia".

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