Cronaca locale

Rimossi insediamenti abusivi lungo il Tevere: due persone denunciate

Baraccopoli smantellata sul Tevere, altezza Ostiense. Identificate due persone di nazionalità ceca, denunciate per occupazione abusiva degli argini del fiume

Rimossi insediamenti abusivi lungo il Tevere: due persone denunciate

Diverse pattuglie della Polizia Locale di Roma Capitale sono intervenute ieri mattina lungo le sponde del Tevere, all’altezza di Ponte della Scienza.

Rimossi tre insediamenti abusivi composti da circa 15 baracche e identificate due persone, di nazionalità ceca, che al termine delle procedure di identificazione sono state denunciate per occupazione abusiva degli argini del fiume.

I due hanno rifiutato l’assistenza alloggiativa offerta dalla Sala Operativa Sociale. Tali operazioni, avvenute con la collaborazione di mezzi e personale del Servizio Giardini, mirano non solo a ripristinare il decoro. Ma anche a tutelare quelle persone senza fissa dimora che, nel vivere a ridosso del fiume, sono esposte, soprattutto nella stagione invernale, a numerosi rischi.

Solo pochi mesi fa una serie di baraccopoli abusive erano state smantellate dagli uomini della Polizia Locale di Roma Capitale. L’area era quella del lungotevere di Pietra Papa, non lontano da Ponte Marconi, dove l’estate scorsa la sindaca, Virginia Raggi, aveva inaugurato la prima spiaggia della Capitale.

Gli uomini della municipale si sono occupati di rimuovere materassi, casupole di legno e rifugi di fortuna e di bonificare gli argini dai cumuli di immondizia accatastati accanto alle baracche. Non è chiaro se gli insediamenti abusivi fossero o meno abitati al momento del blitz. Di sicuro non è la prima volta che i vigili intervengono nella zona, dove tra la vegetazione incolta sorgono periodicamente piccole favelas abitate da nomadi.

Cinque cittadini romeni, infatti, erano stati denunciati a piede libero per invasione di terreni dai carabinieri del Nucleo Operativo della Compagnia Roma Eur.

Si trattava di quattro uomini e una donna di età compresa tra 33 e 49 anni, in qualche caso con precedenti penali, che si erano stabiliti in un’area verde a ridosso del Tevere, dove avevano costruito delle capanne con materiali di fortuna.

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