Cronaca locale

A Roma il quartiere Le Magnolie sepolto dall’immondizia

Per sicurezza i rifiuti devono essere lasciati fuori dal cancello. Ma all’appello di Ama ha risposto un solo condominio su cinque

A Roma il quartiere Le Magnolie sepolto dall’immondizia

A Roma Le Magnolie sono ricoperte dall’immondizia perché i rifiuti non vengono tolti dai dipendenti Ama. Il motivo? Dove sono situati i cassonetti manca la sicurezza per i netturbini. In questo modo, come riportato dal Messaggero, almeno qui la tanto pubblicizzata raccolta porta a porta è finita ancor prima di iniziare. I cassonetti sono stracolmi e i sacchi di immondizia ricoprono anche le strade. Sempre più difficile per il sindaco neoeletto Roberto Gualtieri riuscire a mantenere la promessa fatta ai romani il giorno del suo insediamento di ripulire la città entro Natale. Giorno che era poi stato spostato all’Epifania.

Il fiore all'occhiello di Roma coperto di rifiuti

Con la parola Magnolie non intendiamo gli alberi ma il comprensorio nel quartiere di nuova costruzione in via Roberto Raviola, a Mezzocamino. Chi ci vive descrive il luogo come il “fiore all'occhiello di tutta Roma Sud”. Peccato però per l’immondizia che non ha certo il profumo di un fiore. Nel comprensorio, che è chiuso tramite un cancello e ha un portinaio, i dipendenti della municipalizzata dovrebbero entrare con mezzi piccoli e fare il pieno della differenziata. Per una questione di sicurezza dei dipendenti l’azienda ha però chiesto che i carrellati venissero ridistribuiti nelle pertinenze condominiali. In modo così da agevolare i movimenti dei cassonetti e dare la possibilità ai furgoni che entrano nelle strade private di avere un maggiore margine di manovra. Su cinque palazzi, solo un condominio ha però risposto all’appello di Ama. La società ha quindi fatto sapere che, in mancanza di una soluzione, sarà compito del condominio stesso provvedere “in autonomia all'esposizione e successivo ritiro dei contenitori su suolo pubblico, nei giorni e negli orari previsti dal calendario di raccolta”. Se non si arriverà all’accordo i rifiuti dovranno essere lasciati fuori dal comprensorio e quindi dal cancello.

Un solo condominio ha risposto

Riccardo Del Nonno, uno dei residenti dell'unico condominio che ha risposto all’appello, ha asserito che una risposta parziale equivale a una non risposta: “Noi è un po' come se fossimo tra l'inerzia di due vicini di casa”. L’uomo ha poi spiegato che grazie ad Alessandro Lepidini, assessore all'Ambiente del Municipio IX, è stata fatta una ‘pulizia straordinaria’ perché “ormai erano arrivati i topi”. Sono circa 300 le famiglie che abitano nei cinque condomini. I contenitori sono zeppi all’inverosimile e sacchi pieni di immondizia sono lasciati accanto. Paolo Straziuso ha spiegato che “l’organico è l'unica cosa che ritirano” e ha detto che lascia i suoi rifiuti sul balcone sperando che prima o poi possa rimetterla nei cassonetti finalmente liberi. Un residente ha così commentato: “L'Ama ha fatto una proposta ma uno dei quattro condomini non sarebbe d'accordo perché va a impattare troppo sul decoro della sua palazzina”. Inoltre ha spiegato che c’è“un numero ridotto dei bidoni rispetto alle persone che vivono nei condomini”. La colpa sarebbe anche di coloro che buttano tutto insieme senza fare la differenziata.

Manca personale

Intoppi del genere possono mandare all’aria il lavoro che Ama sta facendo per poter portare avanti il piano di pulizia straordinaria varato lo scorso 2 novembre dal primo cittadino. Maurizio Pucci, nuovo direttore generale di Ama, nella giornata di ieri ha fatto il punto della situazione nella commissione capitolina Ambiente presieduta dal dem Giammarco Palmieri. Pucci ha detto che “il lavoro non è terminato ma siamo a buon punto”. Ma gli interventi non riguardano solo la raccolta dei rifiuti. Nelle ore notturne i dipendenti Ama si devono occupare anche dello spazzamento, in particolare del fogliame. Come ha spiegato Pucci adesso“il problema su cui da 10 giorni stiamo intervenendo è quello delle micro discariche lungo le strade specialmente nelle zone periferiche dove si sta installando un nuovo tipo di telecamere di sorveglianza”. Il direttore generale Ama ha annunciato che ci sarà un bando di concorso per assumere 100 spazzini e 40 operai e che la raccolta porta a porta il prossimo anno passerà dal 45% al 50%.

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