Cronaca locale

Quel "Samuray" evaso preso alla frontiera

Conosciuto col soprannome di "Samuray", il 20enne romeno agli arresti domicialiari ha tentato la fuga verso la Romania. Lo hanno intercettato nel Veronese dopo un lungo inseguimento

Quel "Samuray" evaso preso alla frontiera

Negli ambienti della malavita capitolina era conosciuto come "Samuray", come l'omonimo protagonista di Suburra. Ma Stoica Ionel Alin, 20enne romeno agli arresti domiciliari per una rapina a mano armata nel 2020, del celeberrimo criminale non ha che il soprannome. Ha tentato la fuga in auto, insieme alla compagna e a un altro pregiudicato, verso la Romania. Ma è stato fermato alla frontiera, nel piccolo paese di Malcesine, in provincia di Verona. Ora è in carcere e dovrà rispondere dei reati di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento dell'auto dell'Arma, false attestazioni a Pubblico ufficiale e per aver denunciato lo smarrimento di un documento trovato poi in suo possesso.

Le ricerche

Stando a quanto riporta Il Messaggero, tutto sarebbe cominciato lo scorso 23 ottobre, quando la madre della compagna di "Samuray" avrebbe denunciato la scomparsa della figlia alla polizia. Dopo un controllo nell'abitazione della coppia - i due giovani erano conviventi - gli agenti hanno inoltrato una segnalazione agli Uffici di Polizia del Nord Italia e verso i varchi di frontiera temendo che lo straniero potesse aver rapito la ragazza. Durante un sopralluogo in casa del romeno era emerso altresì che mancasse l'auto in uso alla giovane. Da lì, l'atroce dubbio di una fuga del pregiudicato verso il Paese d'origine.

L'inseguimento rocambolesco

La svolta è arrivata il 28 ottobre. Un'auto civetta dei carabinieri ha intercettato la vettura della giovane nel piccolo comune di Malcesine, in provincia di Verona. I militari dell'Arma l'hanno seguita, passo dopo passo, finché il romeno non si è accorto del pedinamento in un'area di servizio. Da quel momento è iniziato un inseguimento rocambolesco degno di un film poliziesco. "Samuray" ha dapprima speronato la volante nel tentativo di metterla fuori uso poi, ha schiacciato il piede sull'acceleratore percorrendo a gas aperto chilometri di strada sulla Gardesana. La corsa - ma non la fuga - si è arrestata solo quando l'auto ha impattato contro un muro. A quel punto, il romeno ha abbandonato il mezzo per darsela a gambe levate. Lo hanno rintracciato in un ristorante di Malcesine, qualche ora dopo l'ultimo avvistamento, "tradito" da un tatuaggio sul braccio destro.

L'arresto

Aveva con sé ben 20mila euro in contanti. Costretto alla resa, "Samuray" ha rivelato l'intezione di voler raggiungere la Romania passando dalla frontiera. Il personale del X Distretto ha notificato al 20enne la custodia cautelare in carcere emessa dal tribunale di Roma, sezione GIP, come aggravamento del reato di evasione dai domiciliari. Stoica Ionel Alin dovrà rispondere dei reati di resistenza a pubblico ufficiale, danneggiamento dell'auto dell'Arma, false attestazioni a Pubblico ufficiale e per aver denunciato lo smarrimento di un documento trovato poi in suo possesso.

Con lui, durante la "grande fuga" c'erano la fidanzata - che ha smentito l'ipotesi di rapimento - e un 26enne pluripregiudicato di Pomezia.

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