Coronavirus

Senzatetto denunciati a Termini, la Caritas: "Paghiamo noi la multa"

I clochard sono stati multati dalle forze dell’ordine perché trovati nei pressi della stazione Termini di Roma senza permesso. Non potevano stare in strada

Senzatetto denunciati a Termini, la Caritas: "Paghiamo noi la multa"

Un problema che ha origine lontane. E che si consuma tra le strade della capitale al tempo del coronavirus. Cinque senzatetto sono stati denunciati dalle forze dell’ordine nella zona della stazione Termini di Roma. Avrebbero infranto la legge. Sarebbero stati fermati in cinque diversi momenti (non si trovavano insieme) da carabinieri, polizia e guardia di finanza, che li hanno multati e denunciati per violazione del decreto del governo sull’emergenza virus cinese.

E a proposito di quanto accaduto, una domanda sorge spontanea: dove possono rifugiarsi i senza casa di questi tempi? Tutti e cinque sono ospiti registrati della Caritas diocesana di Roma. Hanno mostrato il tesserino da utenti alle forze dell’ordine, ma sono stati denunciati lo stesso. A quanto si apprende, gli agenti avrebbero detto loro che non potevano andare in giro e avrebbero dovuto rimanere all’interno della Caritas. Che però non può tenere gli ospiti chiusi per tutto il giorno.

"Non li possiamo tenere chiusi, non è un carcere", aveva spiegato tempo fa don Benoni Ambarus. La Caritas ha scritto al prefetto, Gerarda Pantalone, per spiegarle la situazione. Don Ambarus ha assicurato che sarà la Caritas a farsi carico del pagamento della multa, ma chiede l’annullamento della denuncia penale. "La violazione del decreto emergenza coronavirus è reato penale che resterà registrato sul casellario giudiziario. Spero davvero che i verbali possano essere annullati".

La prefettura ha convocato un coordinamento interforze per capire come evitare in futuro che si ripetano situazioni del genere. Non è, infatti, la prima volta che le forze dell’ordine denunciano senzatetto per la violazione del decreto per contenere il coronavirus. Sono più di 8mila i senza fissa dimora di Roma. Una parte si rivolge alla Caritas per gli aiuti, gli altri sono invece raggiunti dai volontari che portano pasti e coperti. Ma una soluzione per loro, in questo periodo di emergenza coronavirus, non è ancora arrivata.

Questi non sono gli unici casi. Oltre 25mila i controlli sono stati eseguiti ieri dalla polizia locale capitolina e 14 le denunce scattate per mancato rispetto dei provvedimenti emanati a tutela della salute pubblica. Due persone sono state deferite all’autorità giudiziaria dopo essere state coinvolte in un tamponamento, in quanto circolavano senza giustificato motivo. Sempre per mancanza di una motivazione valida che comprovasse gli spostamenti, gli agenti sono intervenuti anche nei confronti di due uomini fermati in prossimità dell’accesso al campo nomadi di via Candoni. Tra i casi irregolari riscontrati anche un ristoratore, denunciato per essere stato sorpreso a servire i pasti ad alcuni clienti seduti al tavolo.

Ancora una volta contro la legge.

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