Cronaca locale

Teacher Pride, docenti e studenti romani contro la rimozione della prof di Palermo

Giornata di mobilitazione nelle scuole romane per chiedere il reintegro della professoressa Rosa Maria Dell’Aria. Aderisce alla mobilitazione anche l'Anpi

Teacher Pride, docenti e studenti romani contro la rimozione della prof di Palermo

Oggi è il giorno del Teacher pride. Non una delle tante giornate mondiali che si propongono di sensibilizzare l’opinione pubblica su tematiche più e meno serie, ma un’iniziativa romana che si è allargata a macchia d’olio lungo tutto lo Stivale. Lo scopo è quello di manifestare solidarietà nei confronti della professoressa Rosa Maria Dell’Aria, sospesa per “omessa vigilanza” sulla famosa ricerca con cui i suoi studenti hanno tracciato un parallelismo tra le leggi razziali ed il decreto sicurezza.

L’idea è partita dai docenti del liceo Anco Marzio di Ostia dove, oggi, le lezioni sono state interrotte per dare ampio spazio alla lettura della Carta Costituzionale e, in particolar modo, agli articoli 21 e 33 che riguardano la libertà di pensiero, della scienza e dell’insegnamento. Anche gli studenti del liceo Socrate di Garbatella si sono mobilitati e, impugnando la Costituzione, hanno circondato la scuola tenendosi per mano. Un cordone umano lungo una decina di metri, che ha visto la partecipazione dei professori e di qualche genitore. “Liberi di insegnare, liberi di pensare” è invece il testo dello striscione appeso sulla facciata del liceo Cavour, a due passi dal Colosseo, dai ragazzi del collettivo scolastico Tommie Smith. La scelta di utilizzare uno striscione non è stata affatto casuale. Il richiamo neanche tanto velato è agli striscioni apparsi in questi giorni sui balconi di mezza Italia per contestare il ministro Salvini.

L’elenco delle scuole che in vario modo hanno sposato l’iniziativa non si chiude qui e, in difesa della professoressa, si sono schierati persino gli insegnati di alcune scuole primarie, come la Oberdan e la Pisacane. Alla mobilitazione non è mancato neppure il sostegno dell’Anpi di Roma ma anche di movimenti, associazioni rosse e forze politiche che hanno approfittato della situazione per tornare a denunciare la deriva autoritaria che avrebbe preso il Paese da quando Matteo Salvini è al governo. Sebbene, quest’ultimo, abbia personalmente chiesto il reintegro della docente, dicendosi “felice” di incontrare sia lei che i suoi studenti “per spiegare cosa sto facendo per la sicurezza del mio Paese e la distanza abissale tra le mie idee e progetti e le leggi razziali del periodo fascista”.

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