Telecamere rosicchiate dai topi: gallerie fuori controllo

Dopo i guasti alla rete internet a Trastevere, i roditori hanno mandato in tilt anche i sistemi di monitoraggio di almeno quattro gallerie della Capitale. E il Comune corre ai ripari stanziando un milione di euro per i nuovi impianti

Telecamere rosicchiate dai topi: gallerie fuori controllo

Da mesi a Roma si combatte una battaglia sotterranea senza esclusione di colpi. Una sorta di Batracomiomachia in chiave moderna. Solo che al posto delle rane del poemetto omerico a fronteggiare l’esercito di topi, o meglio di ratti, che funestano le strade della Capitale ci sono i tecnici del comune.

Lo scorso novembre per colpa dei roditori mezza Trastevere era rimasta senza internet. Gli animali hanno rosicchiato i cavi di gomma e la fibra all’interno. Il risultato è che nella zona il segnale è diventato via via più debole, fino a scomparire. Disagi di questo tipo, come raccontava il Corriere della Sera, erano stati segnalati anche in periferia, a Tor Bella Monaca.

Ma dopo le riparazioni dei guasti, i topi sono passati al contrattacco. E il verdetto arrivato dopo l’ultima ricognizione dei dipendenti dell'Unità Impianti tecnologici è senza appello: ormai gli impianti di sorveglianza di alcune delle più importanti gallerie e sottopassi della città sono fuori uso. I morsi dei roditori hanno compromesso gli impianti della galleria Quirinale, della galleria Colombo, e pure della galleria Farnesina della Giovanni XXIII, una delle più grandi d’Europa.

Non è una questione di poco conto, visto che per quei tunnel transitano ogni giorno migliaia di automobilisti. E con i cavi fuori uso le gallerie rischiano di ritrovarsi isolate. Impossibile monitorare la situazione da remoto in caso di incidenti o incendi. Insomma, è l’ennesima grana per il sindaco Roberto Gualtieri, che nella sua prima manovra di bilancio ha dovuto stanziare un milione di euro proprio per risistemare gli impianti rosicchiati dalle colonie di topi che infestano marciapiedi e caditoie.

Il progetto per sostituire i vecchi impianti, rivela Il Messaggero, è stato messo a punto nel giro di un mese dal dipartimento dello Sviluppo delle infrastrutture e della manutenzione urbana, il Simu, con la supervisione dell’assessore ai Lavori pubblici e alle Infrastrutture, Ornella Segnalini. L’obiettivo è fare in fretta per cercare di riparare i danni e ripristinare i massimi livelli di sicurezza.

I sistemi di nuova generazione verranno installati in diverse gallerie della città, ma prima di tutto nelle quattro isolate dalle incursioni dei roditori.

Si parla di tempi tecnici di circa otto mesi per dotare i tunnel di modem all’avanguardia, capaci di segnalare in tempo reale la situazione del traffico ed eventuali incidenti alla centrale di controllo, oltre a rilevare il fumo di un possibile rogo. E, per evitare nuovi sabotaggi da parte dei ratti, i cavi stavolta saranno protetti da armadi stagni impossibili da intaccare.

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