Arrestata a Termini corriere della droga: era diretta a Firenze

La nigeriana di 23 anni è stata notata a due passi dalla stazione Termini. Trovata in possesso di un chilo di erba e un biglietto per il capoluogo toscano

Arrestata a Termini corriere della droga: era diretta a Firenze

Droga a chili. Era pronta a raggiungere Firenze. In via Giolitti, a pochi passi dell’ingresso della stazione Termini, gli agenti del commissariato Celio, durante un servizio volto al contrasto del fenomeno dello spaccio di sostanze stupefacenti, hanno arrestato una donna nigeriana di 23 anni. I poliziotti in borghese hanno notato la donna aggirarsi nei pressi della stazione con un atteggiamento nervoso e sospetto e hanno quindi deciso di effettuare un controllo. La donna celava all’interno della sua borsa un involucro contenente un chilo di marijuana. La donna, corriere della droga, è stata quindi arrestata.

Solo pochi giorni fa una maxi operazione antidroga, questa volta in periferia lontano dai riflettori della stazione Termini. Un traffico da 200mila euro mensili. Era il ricavato di un’organizzazione dedita allo spaccio di droga a Tor Bella Monaca, periferia di Roma. L’11 novembre, i carabinieri hanno dato esecuzione a un’ordinanza di custodia cautelare nei confronti di 20 persone, 15 in carcere e 5 ai domiciliari. Le persone coinvolte nella maxi operazione di quella mattina sono tutte italiane e, tra queste, si contano tre donne.

Dalle indagini dei militari dell’Arma è emersa un articolato sodalizio criminale dedito al traffico di cocaina tra le palazzine popolari della Capitale (come detto lontano da Termini), organizzato con turni, mansioni e vedette. L’attività di spaccio era organizzata seguendo un vero e proprio modello aziendale con ripartizione di turni, mansioni e compiti. Le vedette avevano il compito sia di indirizzare i clienti verso i pusher che stavano nascosti tra gli androni dei palazzi per non farsi notare, sia quello di avvisarli in caso di eventuale arrivo delle forze dell’ordine.

Inoltre, alcuni membri erano incaricati del rifornimento degli involucri di cocaina, una volta terminato il precedente rifornimento, nonché di raccogliere il provento dell’illecita attività di spaccio. Il tutto, secondo quanto emerso dalle indagini, fruttava circa 200mila euro al mese.

L’ordinanza che ha portato all’arresto di 20 persone è stata emessa dal gip del tribunale di Roma, su richiesta della Direzione distrettuale antimafia locale. In manette sarebbe finito anche il “principe” di Tor Bella Monaca. Il maxi blitz è arrivato a poche settimane di distanza dall’operazione “Ferro di cavallo”, che ha visto l’arresto di 16 persone, presunti membri di un’associazione a delinquere finalizzata allo spaccio di droga, proprio nel quartiere romano.

Sempre per motivi legati allo spaccio di sostanze stupefacenti è stato arrestato, in via San Giovanni in Laterano, un egiziano 28enne.

I poliziotti lo hanno notato e fermato: l’intuizione è stata giusta infatti, poco dopo, hanno assistito a uno scambio droga-soldi e sono così intervenuti arrestandolo. Il giovane è stato trovato in possesso di 8,25 grammi di hashish e di 645 euro suddivise in banconote di piccolo taglio.

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