Ciò che colpisce è la loro giovane età. Giovani, giovanissimi con la passione dei videogame e delle sigarette elettroniche. D’altra parte, dice l’Istituto Superiore di Sanità, un minorenne su dieci è un fumatore abituale e più della metà consuma anche cannabis. Quasi la metà dei minori ha fumato qualche volta, ha provato o fuma ogni tanto.
Ma concentriamoci sui fatti. Questa è la storia di una baby gang fermata nel quartiere Marconi di Roma la scorsa notte. I carabinieri del nucleo radiomobile della capitale hanno denunciato quattro giovani romani, studenti, di età compresa tra i 15 e 17 anni per tentato furto aggravato in concorso. Avevano praticato un foro in un distributore automatico, tentando di rubare sigarette.
A seguito di una segnalazione giunta al 112 da parte di un abitante di zona che aveva notato la scena, i militari sono intervenuti in via Quirino Majorana dove i minorenni, dopo aver praticato un foro sul pannello in plexiglass di un distributore automatico, stavano tentando di rubare i pacchetti di sigarette contenuti all’interno. Alla vista dei carabinieri, i quattro hanno tentato di nascondersi ma sono stati fermati e identificati. Uno di loro, accusato anche di “porto di oggetti atti a offendere”, è stato trovato in possesso di un martelletto frangi vetro, utilizzato per danneggiare il distributore automatico. I giovani sono stati deferiti in stato di libertà all’autorità giudiziaria e poi riaffidati ai rispettivi genitori.
Ne viene fuori un identikit che spiega bene identità e abitudini degli adolescenti con il vizio del fumo. Sono soprattutto maschi. Frequentano per lo più scuole tecniche, o istituti professionali. I genitori hanno un livello di istruzione medio-basso e non controllano le spese dei figli. Risultano propensi al rischio e hanno una percezione del proprio rendimento scolastico mediocre o appena sufficiente. È questo, come detto, l’identikit dei giovani fumatori in Italia.
Non lo diciamo noi, ma queste caratteristiche emergono dai dati dall’Osservatorio del Centro Nazionale Dipendenza e Doping dell’Istituto Superiore di Sanità (Iss). Molto preoccupante è anche l’utilizzo delle sigarette elettroniche fra i giovanissimi, una moda tanto pericolosa quanto diffusa. Recenti indagini che provengono dagli Stati Uniti (dove il fenomeno è ancora più diffuso) indicano un elemento: è molto probabile che i ragazzini che svapano con le e-cig finiscano per passare alle più dannose sigarette tradizionali.
E se una piccola percentuale dei ragazzini italiani accende la prima sigaretta addirittura alle scuole elementari (9-10 anni), la maggior
parte inizia fra medie e superiori, in piena adolescenza. Numeri che preoccupano e che non lasciano scampo. Fumare fa male. Ma per questi ragazzi, con l’hobby dello svapo ricreativo, non sembra essere per nulla un problema.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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