Zingaretti perdona gli abusivi: sanatoria per chi occupa case

La Giunta approva il regolamento attuativo che dà attuazione alla sanatoria per le famiglie che hanno occupato un alloggio popolare nel Lazio

Zingaretti perdona gli abusivi: sanatoria per chi occupa case

Hai occupato un alloggio popolare senza titolo? Nessun problema. Nel Lazio di Nicola Zingaretti la Giunta regionale ha varato la delibera di attuazione alla sanatoria votata nei mesi scorsi. "A febbraio il Consiglio regionale ha approvato la norma all'interno del Collegato e ora la Giunta ha varato il regolamento attuativo e il modello di gestione della regolarizzazione amministrativa per tutti i Comuni e le Ater del Lazio", ha detto Massimiliano Valeriani, assessore alle Politiche abitative. E così adesso la procedura entra nel vivo.

"Approvata in Giunta Regione Lazio la procedura operativa di regolarizzazione - esulta l'Unione Inquilini di Roma - Le domande potranno essere inoltrate a partire dal 1 settembre 2020 fino al 27 Febbraio 2021. Unione Inquilini come sempre sarà a disposizione dei propri iscritti per la compilazione puntuale della domanda presso le sedi di tutto il Lazio. Dal 2006 le famiglie delle case Ater attendevano la sanatoria, una misura sulla quale ci siamo battuti nei mesi scorsi affinché potesse essere equa per tutti". Per i dettagli bisognerà attendere la pubblicazione della delibera di giunta, intanto l'associazione precisa che "alla domanda potranno accedere le persone che abbiano occupato prima dell’entrata in vigore della legge Lupi 23 marzo 2014, mentre per chi avesse occupato successivamente è prevista la possibilità di restare in casa facendo domanda e aspettando in graduatoria, purché l’assegnazione avvenga entro due anni dall’ammissione oppure di differire i termini di rilascio dell’alloggio purché vivano in condizione di disagio grave (invalidi, anziani, mafliglie con minbori etc.) o siano seguiti dai servizi sociali". Per ottenere la sanatoria occorrerà ovviamente avere un reddito tale da poter richiedere l'accesso ad un alloggio popolare. E stando alla legge approvata a febbraio, chi otterrà la regolarizzazione dovr anche pagare una sanzione pari al canone di edilizia popolare per massimo cinque anni di occupazione (calcolato in base al reddito), più una sanzione di 200 euro al mese. Il tutto rateizzabile. E non mancano anche sconti in caso di figli minori a carico (10%) o disabili minori (20%).

A febbraio, quando la giunta di Zingaretti approvò la legge, si erano sollevate le proteste del centrodestra e di parte del Movimento Cinque Stelle.

"Ci siamo spesi per la regolarizzazione delle famiglie che pur avendo i requisiti economici non hanno avuto risposta abitativa nel corso degli anni, per venire incontro ai nuclei con figli minori e disabili", disse il capogruppo di FdI Fabrizio Ghera, ma così, denuncia, "si regolarizzano gli occupanti spalleggiati dall’estrema sinistra in deroga a leggi, residenza e nazionalità".

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