Valerio Binasco, uno dei migliori registi italiani, Sabrina Impacciatore, una delle attrici più in vista al momento, un binomio vincente per la riuscita di uno spettacolo difficile, come ammette lo stesso Binasco. Ma perché «È stato così» sarebbe così difficile da rappresentare? Perché non è unopera teatrale, bensì un romanzo narrato in prima persona da chi si confronta col lucido dolore del suo delitto. Natalia Ginzburg ne è lautrice appassionata (come sempre) nel raccontare da donna, unaltra donna che ha vissuto un amore disperato per un uomo che era sì luomo della sua vita, ma luomo sbagliato. Il Teatro della Tosse apre con questo spettacolo il primo capitolo dedicato al filone «Casa e famiglia» perché il teatro non sia solo divertissement puro, ma anche momento di riflessione per affrontare i problemi della vita quotidiana ed i rapporti di coppia. Indubbiamente questo secondo romanzo scritto dalla Ginzburg tra il 1946 e il 1947 è materia ricca per sviscerare le problematiche familiari allinterno della coppia, in questo caso scoppiata nellomicidio per lestrema incomunicabilità, il senso di possesso, langoscia della gelosia e la morte di una figlia che rappresentava lunica ancora di salvezza.
«I romanzi non hanno voglia di diventare teatro - dice Binasco - se mai riescono a risolversi in cinema, quindi non è stato facile trovare una forma scenica che cogliesse a pieno questo testo. Bisognava trovare ladesione alla ritmica del romanzo, che scorre senza virgole. Unica soluzione una recitazione altrettanto senza virgole che scorre sdrucciola in un vortice. Una recitazione che va come un treno in discesa, ma che per questo non annienta lattore». La Impacciatore sembra davvero «impacciata» al seguito del suo regista, entrambi con pose da star: «Sto cercando ancora la forma più giusta di interpretazione di un personaggio in cui ci si identifica facilmente. Chi non ha bisogno damore? Chi non sente il bisogno di colmare quel pozzo senza fondo che è il senso della vita - dice lattrice -. Desideravo lavorare con Binasco, ma adesso mi sento duramente messa alla prova.
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