Sezionato, ricucito, letto e riletto, destrutturato e riconfezionato; aggiornamenti, rivisitazioni, attualizzazioni. Il panorama teatrale, e non solo quello italiano, offre le più svariate versioni della tragedia romantica di Romeo e Giulietta, un testo che si adatta perfettamente, senza stonare, agli infiniti sguardi prospettici attraverso i quali viene scrutato dagli artisti. Claudia Negrin, avvalendosi di questa universalità della materia shakespeariana, ha approfondito lo studio del testo per allestire sulla scena del Teatro Verga la sua versione originale di Romeo e Giulietta (fino al 27 gennaio).
La vicenda è nota a tutti, dalla quale Negrin non prescinde; senza tradire la storia, senza oltraggiare la scrittura del drammaturgo inglese, né il linguaggio, l' attenzione della regista è caduta sul ruolo fondamentale dell'emozione, elemento sul quale poggia l'intera struttura del lavoro shakespeariano. Senza orpelli, né barocchismi, né forzature, Negrin ha sfruttato la semplicità scenografica per orientare l'attenzione del pubblico sull'aspetto emozionale dello spettacolo: «All'interno di una certa sobrietà scenografica, sul palcoscenico che rappresenta una scatola vuota dove stanno dei parallelepipedi scomponibili che di volta in volta assumono la fisionomia di colonne, di un letto a baldacchino, ora di un balcone, poi di una chiesa, e via dicendo, si svolge la vicenda. Come in un gioco di composizioni per bambini, si tratta di una scenografia che simboleggia il teatro stesso e il suo significato». Romeo e Giulietta adolescenti coetanei, con i loro colori e la loro forza espressiva sono avvolti da questi solidi. L'emozione e la vibrazione della stessa sono messe a nudo: gli attori, come diapason di passioni violente riflettono i loro impeti. «L'adolescenza dei due amanti diventa viva e vitale.
Romeo e Giulietta
Teatro Verga
fino al 27 gennaio
Tel. 02.33106749
- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
- sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.