Romiti frena sulle nozze con Astaldi

da Milano

Impregilo conferma l'obiettivo di un risultato positivo per il 2006 (aspettando la conferma del nuovo trend nei risultati trimestrali che saranno varati dall’11 maggio), mentre il presidente Cesare Romiti frena sulla possibile aggregazione con Astaldi. All’assemblea di ieri l'amministratore delegato Alberto Lina ha confermato anche l'obiettivo di migliorare ancora il rapporto tra debito e patrimonio, oggi allo 0,95%. A fine anno, grazie alla cessione di Costanera Norte, operatore autostradale cileno, ad Autostrade e Sias, il rapporto dovrebbe scendere intorno allo 0,5%. Il bilancio 2005 si è chiuso con una perdita netta consolidata di 358,2 milioni. Dal canto suo, il presidente Cesare Romiti ha frenato sull'aggregazione con Astaldi, auspicata e rilanciata di recente da più parti (Gilberto Benetton, grande azionista di Autostrade, e attraverso questa della stessa Impregilo, neanche due mesi fa l'aveva definita «una buona operazione»): «Non esistono pour parler» al riguardo, ha detto. Romiti ha aggiunto che «noi siamo sempre presi dall'idea delle dimensioni, che sono importanti, ma poi le società hanno una loro nascita e una loro storia». Le fusioni, insomma, «sono operazioni delicate». I rapporti con Astaldi, ha comunque aggiunto Lina, «sono civili, di buon vicinato, passati i momenti di amarezza» del gruppo romano per aver perso la gara per il ponte sullo Stretto di Messina.

Insomma «indipendentemente da qualsiasi sviluppo, Impregilo e Astaldi sono società che si apprezzano vicendevolmente». L'azionariato di Impregilo è composto da Igli (18,037%), Gemina (11,829%), Hbk Investments ltd partnership (2,286%), Generali (2,136%).

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