Una batosta così il Real Madrid non se laspettava proprio. Travolto, distrutto, umiliato da uno 0-3 inflitto dal Barcellona. Il vero galattico veste la maglia azulgrana, quel Ronaldo de Assis Moreira, meglio conosciuto come Ronaldinho, che ha dimostrato di essere il numero uno del calcio mondiale. Un anticipo della festa che gli verrà riservata in dicembre, visto che il Pallone doro di France Football per il 2005 è già virtualmente suo. Dai suoi magici piedi sono partite le giocate più fantasiose e non è che il 25enne Ronaldinho si trovasse davanti dei comprimari: Casillas, Roberto Carlos, Beckham, Zidane, Raul e Ronaldo farebbero la felicità di qualsiasi allenatore. È stata la difesa del Real a tradire e il Barcellona è andato a nozze, tagliandola come una lama nel burro e dimostrando che è dietro il problema dellex squadrone di Florentino Perez e di Arrigo Sacchi. E Ronaldo? Già, il Gordo, il grassone come lo chiamano in Spagna, è apparso lombra del Fenomeno dei bei tempi. Una sconfitta casalinga per 3-0 il Real non la subiva dalla stagione 1984-85 e, guarda caso, anche allora fu il Barcellona che poi vinse il titolo. Il primo gol arriva dopo appena 15 minuti: un contropiede di Messi (dopo che a Ronaldo era stato giustamente annullato un gol per fuorigioco) consente a Etoo una magia in mezzo a due avversari e Casillas viene fulminato con una puntata di destro.
Il dominio del Barcellona è costante e le offensive del Real (si infortuna Raul) sono inconsistenti. La ripresa si apre con un netto rigore di Carlos su Etoo non assegnato. Poi al 14 e al 32 le magie di Ronaldinho con gli stessi tifosi madridisti costretti ad applaudire il suo show.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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