Rossi allontana le critiche: «Il turn-over era obbligato»

Dopo il pareggio contro la Reggina (1-1) la Lazio si prepara alla sfida di mercoledì contro il Real Madrid Rocchi in forte dubbio

Rossi allontana le critiche: «Il turn-over era obbligato»

Una brutta Lazio pareggia a Reggio Calabria e conclude la marcia di avvicinamento alla supersfida di mercoledì sera, quando (dopo quattro anni) all’Olimpico tornerà in scena la Champions League con un ospite di lusso: gli spagnoli del Real Madrid. Una gara che forse non avrà tra i protagonisti Tommaso Rocchi, fortemente a rischio dopo l’infortunio subito nel secondo tempo contro la Reggina. «Tommaso ha preso una botta e forse gli si è girata la caviglia - ha spiegato mister Delio Rossi negli spogliatoi -. Speriamo di poterlo recuperare per mercoledì perché per noi è fondamentale, ma è dura». Certo che se i biancocelesti dovessero ripetere la scialba prestazione di ieri al Granillo contro gli uomini di Ficcadenti, il confronto con i «Galacticos» diventerebbe davvero in salita. Solo una bomba di sinistro dai 35 metri del serbo Aleksandar Kolarov infatti, quando mancavano ormai solo 16 minuti alla fine del match, ha consentito ai biancocelesti di evitare una sconfitta che dopo l’iniziale vantaggio dei calabresi - passati in vantaggio al 7’ del primo tempo con Francesco Cozza - sembrava sempre più all’orizzonte.
«La Reggina ha costruito la sua partita sul gol - è il commento di un Rossi non troppo soddisfatto per la prova dei suoi -. Noi siamo stati molto disattenti. Come manovra abbiamo fatto bene, le nostre occasioni le abbiamo avute ma non abbiamo finalizzato». Quindi il tecnico torna sulla decisione di affidarsi ancora al turn over, che al Granillo lo ha portato a inserire tra i titolari Baronio, Kolarov, uno spento Makinwa e Manfredini in luogo di Ledesma, Zauri, Pandev e Mauri, tutti rimasti in panchina: «Era giusto cambiare, anche perché dovevo far tirare il fiato a qualcuno. Purtroppo non abbiamo una rosa faraonica che ci permette di schierare ogni tre giorni giocatori dello stesso livello. Makinwa? Ha bisogno di giocare con costanza. In queste due gare comunque ha fatto il suo». «Non è stata tra le partite più belle della Lazio - aggiunge il centrale difensivo Willy Stendardo - ma non era facile e abbiamo reagito bene. Non dobbiamo guardare la classifica (che da ieri segna quota 7 punti, ndr) e anzi adesso dobbiamo pensare alla sfida con il Real». Moderatamente soddisfatto Baronio, apparso tuttavia piuttosto abulico: «Non giocavo dall’inizio dal ritiro di Kapfenberger. Loro hanno avuto occasioni più nitide e noi non abbiamo mai trovato il guizzo per vincere. Probabilmente non siamo abituati a giocare ogni tre giorni». «Giocare su questo campo non è mai facile», chiosa infine Cribari.


Per la gara di mercoledì sera (ore 20,45, circa 43mila i biglietti venduti) i biancocelesti dovrebbero scendere in campo con la formazione tipo e con il collaudato «4-3-1-2», con Mauri dietro le punte Pandev e Makinwa (o Rocchi in caso di recupero miracoloso). Possibile l’avvicendamento tra i pali, con Ballotta che potrebbe sostituire Muslera, apparso incerto anche ieri.

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