Scavalcato il rientro nellaristocrazia del football continentale e dopo aver diviso la posta con quelli dellOlimpiacos, i laziali si rituffano nellatmosfera-campionato affrontando lex squadra di Rossi, formazione con cui il signor Delio - chiamato a stagione compromessa - rischiò perfino limpresa con una rimonta straordinaria stoppata alla penultima giornata di campionato da Cassano e dalla Roma, allepoca squadra fragile, senza idee né gioco.
Pochi gli accenni allamarcord regalati ieri in conferenza stampa dal tecnico di Rimini, molti invece gli spunti offerti ai cronisti in vista duna sfida che si preannuncia «calda» per svariati motivi, non ultima la dichiarazione di Riccardo Zampagna, che sè detto pronto a segnare in rovesciata agli antagonisti di turno. A dir la verità a Formello non è che abbiano dato peso alle esternazioni della punta ternana, anche perché hanno ben altri problemi da affrontare. Come la conta degli abili per la sfida che sarà vissuta fra poco allo stadio «Atleti Azzurri dItalia». Fra i venti convocati non compaiono infatti gli infortunati Diakite, Firmani e Siviglia, mentre Tommaso Rocchi, acciaccato, sarà lasciato inizialmente in panchina. Gli sarà preferito Makinwa, mentre in difesa è stato assicurato il rientro di Behrami, assente ad Atene perché squalificato. In panca si accomoderà anche Mutarelli, ma sul toto-sostituzione dellex palermitano vige il silenzio più assoluto. «Dobbiamo cercare di fare risultato anche per ricreare lentusiasmo ora sopito», ha sentenziato ieri lallenatore pronto ad assicurare che «con la Lazio si vede sempre il bicchiere mezzo vuoto, ci si piange addosso e si riescono sempre a guastare i momenti positivi». «Succede da tre anni», ha spiegato, in disaccordo con «il pessimismo cosmico che caratterizza lambiente laziale». Secondo il trainer i «risultati migliori arriveranno, ma in questo momento la Lazio non sta facendo male».
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