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Rossi gela la Ferrari: «Un test al mese? Non se ne parla»

Giovanni Zamagni

da Motegi

Il settimo titolo, il quinto consecutivo nella classe regina, è lì a un passo. Quasi una formalità, visto l’abissale vantaggio in classifica (132 punti con solo ancora 150 disponibili) che Valentino Rossi deve amministrare sugli inseguitori. «Quando si ha la possibilità di chiudere matematicamente il campionato – spiega il campione – si ha sempre un po’ più di pressione delle altre gare. Questa volta è un po’ diverso, non è certo come l’anno scorso quando mi giocai il titolo con Gibernau in Australia, ma c’è comunque grande motivazione per provare a vincere già qui in Giappone».
L’argomento campionato si chiude qui. C’è invece da commentare la frase di Ross Brawn, che la settimana scorsa a Monza, in occasione del GP d’Italia di F1, disse che nel 2006 Rossi avrebbe fatto almeno un test al mese con la Ferrari. Valentino, come al solito, è diretto nella risposta.
«Quando ho sentito le parole di Brawn sono stato lusingato, ma anche sorpreso: si è dimenticato di chiedermi cosa ne pensavo. Il mio obiettivo nel 2006 è vincere ancora con la Yamaha e per riuscirci l’impegno deve essere totale. Quindi, nella prossima stagione non potrò fare un test al mese con la Ferrari, per il semplice motivo che mi mancherà il tempo materiale: sono ancora un pilota di moto a tutti gli effetti. Poi, io non so bene cosa farò la prossima settimana, figurarsi se posso aver già programmato cosa succederà l’anno prossimo...».
Valentino è stupito che si parli tanto di un suo eventuale passaggio in F1. «Tutti dicono un sacco di cose su di me e, sinceramente, mi fa un po’ effetto sentire Briatore, Fisichella e Trulli parlare già male. Forse ci tengono a far credere che i piloti di F1 sono superiori, che hanno qualcosa in più rispetto a quelli di moto, ma io non la penso così».
E, soprattutto, Rossi pare tutt’altro che annoiato di correre su due ruote. «Non ho nessuna nausea della moto anche se, avendo vinto tutto, per bravura e per fortuna, so che per carattere non potrei continuare a correre altri cinque anni con la Yamaha. Non mi dispiacerebbe provare a fare due categorie nello stesso anno (come fece Freddie Spencer nel 1985, trionfando in 250 e 500, ndr), ma non sarebbe un’impresa facile».


Intanto, Loris Capirossi ha firmato un contratto che lo legherà alla Ducati anche per la prossima stagione.

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