Cristiano Sala
Dimenticare il derby. Questo lobiettivo di Delio Rossi che nel ricordo della stracittadina vede lostacolo principale nella corsa allUefa. Dopo la sconfitta con la Roma, le polemiche sui rinnovi contrattuali di Liverani e Di Canio, il primo a lanciare lallarme allinterno dello spogliatoio è stato Peruzzi. Un appello allunità, una cena per ristabilire larmonia tra i giocatori con il pensiero alla trasferta di Verona.
Contro il Chievo i biancocelesti proveranno a rimettersi in carreggiata verso un piazzamento Uefa. Centrare la manifestazione europea sarebbe un successo per un ambiente minato dalle polemiche e dalle contestazioni a Lotito. Per il tecnico romagnolo riportare la concentrazione e la fiducia tra i giocatori non è stato semplice: «Bisogna ricompattare lambiente, possiamo farlo solo svolgendo il nostro lavoro, giocando, non chiacchierando. Per la formazione conta molto laffetto della nostra gente».
Dopo lamara notte del derby cè ancora spazio per i rimpianti. Una partita andata storta, limbattibilità casalinga infranta: «Non è stata una settimana straordinaria - riprende -. Il derby purtroppo non possiamo rigiocarlo, se fosse per me tornerei in campo domani. Se devo valutare quello che la squadra ha fatto e ricevuto, siamo in credito. Ci siamo espressi in linea con le potenzialità, ma ci manca qualche punto». Oltre ai malumori della tifoseria, che chiede a Lotito un impegno maggiore per gli investimenti futuri, Rossi ha registrato quelli di Liverani, attratto dalle sirene che lo chiamano da Firenze, e Oddo, preoccupato per la mancanza di un progetto: «Non entro nel merito, ma le ho trovate intempestive, soprattutto dopo una partita persa. Si tratta di problemi che può risolvere solo la dirigenza».
Oggi pomeriggio la partita con il Chievo potrebbe trasformarsi in una prova di riscatto buona per gli animi feriti. Rossi lo sa e ha avvertito la squadra di questo: «Ogni partita va considerata quella della vita. Con undici gare cè spazio per continuare a fare bene, dobbiamo solo continuare a fare come sinora. I veneti sono una squadra ostica, non si hanno tutti quei punti se sotto non ci sono dei valori. Lunica incognita è rappresentata dal grado di serenità con cui i nostri avversari si avvicineranno alla gara».
Per quanto riguarda la formazione, oltre a Peruzzi in porta, la difesa dovrebbe schierarsi con la linea titolare: Oddo, Siviglia, Cribari e Zauri. A centrocampo, recuperato Behrami, lunico dubbio riguarda la corsia sinistra.
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