Alzi la mano chi, a inizio stagione, avrebbe ipotizzato che Lazio-Empoli, a dieci giornate dalla fine del campionato, sarebbe diventata crocevia per lingresso in Champions League. Con la Lazio (reduce da 10 risultati utili consecutivi con 7 vittorie e 3 pareggi) terza in classifica alla pari del Palermo (ma con una partita in meno rispetto ai siciliani) malgrado la penalizzazione iniziale. E malgrado lo sciopero del tifo che va avanti da un bel po, anche se qualcuno sostiene che già da oggi potrebbero tornare i cori in Curva Nord.
Insomma, per la Lazio lunico rischio è quello di guardare giù e avere le vertigini. Ecco perché è utile un allenatore saggio e concreto come Delio Rossi. Che ammonisce i suoi: «La squadra deve vivere senza pensare ai numeri, giorno per giorno, altrimenti sono problemi». E poi guarda lontano: «Qualora dovessimo arrivare in Champions, per noi non sarebbe assolutamente un risarcimento per quanto abbiamo subito a inizio stagione. Abbiamo perso, ingiustamente, anche la Coppa Uefa e siamo stati costretti a giocare la Coppa Italia dai primissimi turni con tutte le conseguenze. A livello psicologico non ci potranno mai risarcire di quello che ci hanno portato via». Quanto alla sfida contro i toscani di Cagni, Rossi non si fida: «È una partita da prendere con le molle. Loro hanno la mente libera e non hanno il problema del risultato. Quello che stanno facendo è già oltre le loro possibilità. Sarà una gara molto difficile, uno spareggio come tutte la gare da qui alla fine del campionato, daltronde».
Per quanto riguarda la formazione che stasera alle 20.30 scenderà in campo allOlimpico, certo il recupero di Rocchi e Siviglia, con lattaccante veneto costretto a indossare una maschera per proteggere il naso fresco di intervento. È invece in forte dubbio Mutarelli, che è stato cautelativamente inserito tra i 19 convocati sperando in sui recupero in extremis.
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