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Rossi & Pedrosa, c’è già tensione

da Losail (Qatar)

Mentre Nicky Hayden, il campione del mondo, è costretto a inseguire dal quindicesimo posto, mentre Loris Capirossi cerca la giusta confidenza con le gomme Bridgestone, mentre Colin Edwards continua ad andare forte, ma continua anche a non far paura a nessuno, Valentino Rossi e Daniel Pedrosa preparano il Gp del Qatar, il primo di 18 gare di una stagione che tutti indicano come una sfida a due. Perché questo è ciò che è emerso durante i test invernali, questo è stato parzialmente confermato dalla prima giornata di prove, al di là della classifica delle due ore di libere, con Rossi davanti a tutti e Pedrosa sesto, staccato di mezzo secondo. I due, però, sono molto più vicini di quanto non dica il tempo sul giro e anche se Edwards è stato sulla distanza rapido quanto il compagno di squadra e Casey Stoner, ottimo terzo con la Ducati, qui va sempre forte, Rossi e Pedrosa sembrano i più consistenti. E di conseguenza i favoriti. Ma a questa analisi le reazioni sono opposte, come è nel carattere dei due personaggi.
ROSSI - «Siamo partiti molto bene - commenta con il sorriso il campione della Yamaha -, la moto va forte, mi piace come si guida e sono stato subito molto veloce. C'è anche Edwards davanti e non credo che, in passato, avessimo mai fatto primo e secondo: è un bene per il team».
Di tutt'altro tono l'analisi del rivale della Honda.
PEDROSA - «C'è ancora parecchio da lavorare - risponde Daniel a monosillabi e quasi infastidito - e avrei potuto essere più veloce. Ma è ancora troppo presto per fare dei pronostici. Come mai Hayden è così indietro? A dir la verità non so nemmeno in che posizione si trovi».
Astio che non c'è dentro al box Yamaha: Valentino e Colin si scambiano informazioni, fanno prove differenti, soprattutto di gomme, per poi fare tesoro delle rispettive esperienze.
ROSSI - «Sono d'accordo - continua Vale - è troppo presto per fare dei pronostici, ma è chiaro che per quello che si è visto quest'inverno io e Pedrosa siamo i più a posto. Ma non bisogna dimenticare Edwards, le Ducati e Melandri. Insomma, non credo che sarà solo una sfida a due. Per quanto mi riguarda, sono molto motivato e la sconfitta dell'anno scorso è stata in fondo positiva, perché dopo cinque anni di vittorie consecutive, inevitabilmente sei meno concentrato. Adesso sono pronto e più carico che mai».
Inutile chiedere a Pedrosa di essere altrettanto entusiasta.
PEDROSA - «Non penso al campionato, non penso a Rossi, non credo che sarà una sfida solo tra me e lui. Mi trovo bene con la nuova moto, le misure più piccole mi permettono di muovermi più agevolmente, l'esperienza fatta l'anno scorso mi dà maggiore sicurezza in questa categoria. Sono pronto per l'inizio della stagione, ma mi aspetto gare molto combattute».
Non c'è mai enfasi nelle sue parole, ma tutto questo conta poco.

Lo sa bene anche Rossi.

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