Roma

Rossi a piccoli passi «È una Lazio operaia e vincente»

Il tecnico: «Bene i tre punti ma dobbiamo migliorare» Prima del match ricordo di Fiorini il goleador che evitò la C

Cristiano Sala

La prima domenica di calcio comincia con il ricordo di Giuliano Fiorini. Il bomber («che ci ha ridato la vita a Lazio-Vicenza») non c’è più ma sui maxi schermi dell’Olimpico riappare il suo gol che, tanti anni fa, consentì alla Lazio di approdare agli spareggi di Napoli per poi salvarsi dalla C. Il minuto di silenzio è assordante. Sembra lo stesso che aleggiava sugli spalti quel giorno, prima di trasformarsi in urlo dopo il gol dell’attaccante. È Di Canio a portare la maglia sotto la Nord, a mostrarla allo stadio intero sotto quel settore dove Fiorini andò a piangere insieme ai suoi compagni. L’ultimo applauso a un eroe dei -9.
La Lazio targata Delio Rossi inizia bene e, come ha ricordato il presidente Lotito, chi ben comincia è a metà dell’opera. Sorrisi e soddisfazione a parte, non si può nascondere il fatto che la stagione è cominciata con la contestazione della curva, con cori e striscioni nei confronti del numero uno biancoceleste. Una frattura che dovrà essere ricomposta al più presto anche perché questa squadra sembra avere bisogno di armonia intorno. Ha dimostrato in campo, contro un Messina al di sotto delle aspettative, di metterci grinta e carattere a dispetto di un organico che registra lacune importanti. Ottimo Peruzzi, bene Stendardo, pratico Pandev. Secondo Rossi, però, c’è ancora molto da lavorare: «Se avessimo perso avrei detto lo stesso che c’era da migliorare. Sono felice per i tre punti ma non basta. Abbiamo sofferto nel corso della partita e questo dimostra quanto è importante la mentalità operaia». Il tecnico romagnolo ha chiesto ai suoi di essere più pratici, soprattutto nella parte finale di gara: «Ho visto molte volte un po’ di narcisismo: sull’1-0 non va bene. Pandev? L’ho visto frizzante in allenamento e mi è andata bene. Anche chi è entrato ha dato il suo contributo e questo fa parte della mia filosofia. Voglio coinvolgere tutti attorno a un progetto e se non ci riesco qualcuno dovrà andare via, siamo in troppi». Negli spogliatoi complimenti per tutti: «Con Cribari ci siamo trovati bene e non era facile contro uno come Zampagna». Sul capitolo mercato, Rossi lancia un messaggio a Oddo che sembra vicino all’Inter: «Qui può raggiungere la nazionale, dipende solo da lui. Peruzzi? Non c’è mai stato nessun ballottaggio, il titolare era e resta lui».
Il portierone di Blera è stato premiato come il migliore in campo: «Non abbiamo fatto granché, dopo il gol abbiamo cercato di subire il meno possibile. Questa squadra è sempre da migliorare. Se il presidente vorrà comprare altri giocatori noi saremo contenti. L’obiettivo stagionale? Non bisogna prefissarsi dei risultati. Ogni domenica dovremmo lottare per il risultato senza pensare dove arriveremo». Il presidente Lotito è soddisfatto, nonostante l’ostilità dei sostenitori: «Il processo di cambiamento è cominciato e speriamo di ottenere qualcosa di più anche da questo mercato». Tra i più felici, dopo il fischio finale, Stendardo: «Questa vittoria vale doppio. Volevamo dare un segnale positivo all’ambiente, a questo pubblico stupendo.

Con la grinta e la determinazione riusciremo a superare le difficoltà tecniche ma ora godiamoci questa vittoria».

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