Rosso (Pdl): «Al Villa Scassi 476 giorni per una mammografia»

Il fallimento dell’ospedale Villa Scassi sta tutto nei numeri. Quelli presentati ieri dal consigliere regionale del Popolo della Libertà Matteo Rosso che, dopo la deaziendalizzazione del nosocomio di Sampierdarena, accusa la Regione di avere portato avanti un progetto che non sta in piedi: 155 giorni per un esame di endocrinologia, 144 per urologia, 233 per una visita cardiologica e 349 giorni per un’ecografia. «Il dato più preoccupante, che ha dell’incredibile, è che per poter effettuare una Mammografia una paziente deve attendere 476 giorni» accusa Matteo Rosso. Diciassette mesi per poter effettuare un controllo medico nel più importante polo ospedaliero del Ponente genovese.
Nel denunciare la questione Rosso presenta i dati del Cup che dimostrano le lunghe liste d’attesa al nosocomio di Sampierdarena. Solo una tra gli esempi di come va la sanità ligure in questo periodo nonostante il presidente della Regione dica di essere riuscito a tagliare drasticamente i tempi per effettuare esami tanto da permettere al consigliere di minoranza di affondare il colpo: «Il fallimento della gestione del Villa Scassi è da attribuirsi alla decisione della Giunta regionale di deaziendalizzare la struttura ospedaliera con tutta la disorganizzazione che ne è conseguita».


«Purtroppo - continua - benché gli operatori sanitari, i medici e tutto il personale dedichino tutto il loro impegno alla cura dei pazienti la disorganizzazione nella gestione della struttura non consente loro di garantire servizi adeguati agli utenti». Matteo Rosso ha presentato un’interrogazione urgente in consiglio regionale per avere risposte sui numeri da parte dell’assessore alla Salute Claudio Montaldo.

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