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"La Ruota è davvero la nostra fortuna. Il Gieffe e l'Isola sono da ripensare"

L'ad Pier Silvio Berlusconi: "Il quiz di Gerry è ormai la prima serata di Canale 5"

"La Ruota è davvero la nostra fortuna. Il Gieffe e l'Isola sono da ripensare"
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La ruota gira, gira, gira così vorticosamente che tutto il resto volteggia intorno a lei. Insomma, se c'è un fatto di cui gli spettatori di Canale 5 possono stare sicuri è che il quiz condotto da Gerry Scotti non solo andrà in onda per molto tempo, ma forse anche per 365 giorni all'anno. E cambierà anche la formula delle serate della rete ammiraglia. È questa la rivoluzione portata dal successo straordinario della Ruota della Fortuna spiegata l'altra sera dall'ad Pier Silvio Berlusconi nella serata del brindisi di Natale con la stampa dove ha fatto un bilancio editoriale e finanziario del gruppo Mfe.

Dopo tanti dibattiti sullo sforamento degli orari dei programmi di prima serata, che ormai cominciano alle 22, si è deciso di tagliare la testa al toro e proclamare di fatto per Canale 5 il superamento del concetto di access prime time (cioè la fascia oraria dopo il Tg5). "Stiamo pensando di rivedere la formula tradizionale di prime time - ha detto Berlusconi - penso per esempio alle serie televisive come I Cesaroni (che arriverà a gennaio): dopo Gerry, invece di due puntate a sera, potremmo mandarne in onda una sola". In sostanza, slot di programmi più brevi. "Così potremmo anche tornare ad avere una seconda serata in un orario più umano". In questa ottica, da gennaio arriveranno l'approfondimento internazionale Risiko con Federico Rampini e quello politico con Bianca Berlinguer.

Pochi numeri per spiegare il fenomeno Ruota della Fortuna: viene seguito in media da 5.303.251 spettatori e ha contribuito a portare i canali Mediaset sopra quelli Rai sia in prima serata sia nelle 24 ore: 37,5% di share contro il 35,8 (dati del 2025 fino al 6 dicembre). Un successo che ha portato anche alla decisione di spodestare definitivamente Striscia la Notizia: il Tg satirico cambierà formula e andrà in onda una puntata alla settimana a partire da gennaio, in data da definirsi. "Antonio Ricci - conferma l'ad - è ben consapevole che questa è la strada giusta". Il quiz non si fermerà neanche durante Sanremo. "Le nostre reti continueranno la normale programmazione durante il Festival, ma non sprecheremo programmi come C'è posta per te contro la finale". Inoltre, si sta pensando di riportare in vita altri show storici tra cui Ok, il prezzo è giusto.

Sul fronte reality, si va incontro a un ripensamento: "Dobbiamo capire come procedere - dice Berlusconi - il Grande Fratello Vip potrebbe non tornare in primavera e L'Isola dei famosi essere rimandata all'autunno o alla primavera del 2027. Tenendo presente che il 14% di share in prima serata resta comunque un buon risultato, è evidente che la formula nip con le persone comuni, che ho voluto io e di cui mi prendo la responsabilità, non funziona più e che non ci sono più abbastanza vip per la versione con i famosi, forse la soluzione è un mix tra nip e vip". Di certo tornerà Temptation Island che, invece, va sempre fortissimo.

Per il resto, tra i sogni di Pier Silvio ci sarebbe una partita di campionato in chiaro la domenica sera su Canale 5 ("Ma sarebbe impossibile per i costi dei diritti") e una informazione territoriale targata Mediaset sullo stile dei tg regionali della Rai ("Ma è vietato dalla legge"). Intanto Alessandro Sallusti dal 22 dicembre al 4 gennaio sostituirà Nicola Porro a 10 minuti su Rete 4.

Tra gli altri progetti, una fiction sul santo influencer Carlo Acutis, il ritorno di Ilary Blasi per Battiti live, show musicali sulle dive e interviste ispirate a Costanzo condotte

da Silvia Toffanin. E se a Pier Silvio non è piaciuta molto la sua imitazione fatta da Ubaldo Pantani ("Sembra la voce di mio padre più che la mia"), invece ha apprezzato quella della compagna a opera di Brenda Lodigiani.

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