Anche Milano avrà il suo London Eye, che invece di specchiarsi nelle acque del Tamigi sarà avvolto nel verde. Grandi e piccini, milanesi e turisti potranno fare l’occhiolino alla Madonnina e avere, per una volta, almeno, la città ai propri piedi. Milano potrà così essere all’altezza delle grandi capitali europee come Londra, Parigi, Vienna, ma anche Tokyo, Amburgo, Johannesburg, Osaka, Fukuoka e Sharja negli Emirati arabi.
La grande ruota panoramica, 60 metri di altezza per un diametro di 55, permetterà a circa 350 persone alla volta di toccare un cielo con un dito. Un colosso di ferro da 400 tonnellate, ma leggerissima alla vista con i suoi 120 raggi. L’idea è di Fulvio Pelucchi, cresciuto a pane e giostre - il nonno è stato direttore delle Varesine, lo zio è il fondatore di Gardaland - che ha pensato di regalare a Milano la sua ruota panoramica: «Una tradizione che continua, ho pensato che sarebbe bello dare a Milano qualcosa di nuovo».
Le42 cabine trasparenti saranno dotate di uno schermo con le immagini dell’esterno e la tradizione in tutte le lingue: «La ruota potrebbe diventare anche meta di gite scolastiche - aggiunge Pelucchi, che ama Milano a tal punto da aver deciso di regalare alla città il “belvedere volante” -: i bambini avrebbero così la possibilità di ammirare Milano da un nuovo punto di vista».
Dove? La ruota potrebbe girare all’interno del parco Sempione. Due le location: davanti all’Arena o, ancora meglio, in piazza del Cannone. «Il terreno lì è più adatto, quello spazio sembra fatto apposta. La ruota, inoltre, è semovibile, non chiede nessun ancoraggio al cemento, anzi, è sempre possibile spostarla». A chi obietta che la ruota rischia di «spezzare» il cannocchiale visivo che dall’Arco della pace porta al Castello, Pelucchi risponde: «La ruota è fatta di raggi, è praticamente trasparente, avrebbe, anzi, la funzione opposta, quella di lente di ingrandimento prospettica».
E il pensiero vola a Parigi, dove in Place de la Concorde è stata costruita una secondo «belvedere aereo», dopo quello del Louvre, che permette di ammirare la Tour Eiffel alla sua altezza. A mettere il bastone tra le ruote un vincolo: «C’è un vincolo monumentale sul parco - spiega il sovrintendente per i Beni architettonici, Alberto Artioli -. Il complesso del parco, con il Castello, e piazza Castello e foro Buonaparte, è previsto dal piano urbanistico Beruto che risale alla fine del XIX secolo. Si tratta di un unicum architettonico che si ritenne opportuno tutelare con un vincolo».
Ma qual è la prospettiva per Milano? Il 2015 segna un traguardo fondamentale dal punto di vista urbanistico: i grandi progetti, infatti, da Garibaldi Repubblica a City Life, passando per il Portello e Santa Giulia, giusto per citarne alcuni, cambieranno il volto e lo skyline della nostra città. Su questo si innestano anche la via d’acqua e la via di terra, i due percorsi turistici che permetteranno di attraversare la metropoli, toccando i punti di interesse storico artistico: ecco allora che la proposta di Pelucchi, finita sul tavolo del sindaco, vede la ruota all’interno del circuito di terra.
«In occasione dei grandi eventi sono infatti numerose le occasioni in cui la ruota panoramica diventa l’occasione per promuovere l’immagine della città, attraverso la rinnovata percezione del territorio che è in grado di offrire». Il Prater insegna.- dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
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