Francesco Rizzo
Sei partite, cinque sconfitte: è il bilancio dell'Italvolley contro la Francia nel 2006. Oggi alle 7 (ora italiana), gli azzurri chiudono il mondiale incontrando di nuovo i cugini nello spareggio per il 5° posto: batterli significherebbe ripetere il piazzamento dell'edizione 2002, praticare un mesto esorcismo all'avversario che di recente ci ha fatto più soffrire, addolcire la pillola di un piazzamento finale fuori dal giro-medaglie. E che spinge a riesaminare realtà e prospettive della nazionale e del volley italiano. L'opportunità di chiudere davanti ai francesi ce la conquistiamo scoprendo che, in realtà, c'è chi sta peggio di noi, la Russia che lungo il torneo ha esibito specialisti come Kuleshov e Verbov, numeri uno a muro e ricezione ma che l'Italia regola 3-0 (a 23, 22, 20) in semifinale.
Contro i russi (fuori l'infortunato Abramov) bastano 22 punti di Fei, ora terzo bomber del mondiale e un'ordinata prova di squadra. Il ct Gian Paolo Montali, che ha dato fiducia al sestetto base visto contro brasiliani e francesi (non è tempo di esperimenti e rivoluzioni), si dichiara soddisfatto. «Ci eravamo impegnati a giocare al massimo delle nostre possibilità e lo abbiamo fatto. Il nostro mondiale è stato abbastanza buono: abbiamo solo un grande rimorso, aver giocato male la gara con il Brasile, decisiva per entrare in semifinale». La Francia, intanto, regola 3-1 il Giappone e prenota l'ennesimo derby.
Ma la domenica porta anche un'inedita finale per l'oro, che Rai 3 proporrà in diretta dalle 11.30: il Brasile difende il titolo contro la Polonia, l'unica squadra imbattuta di questo mondiale (appena 3 set persi).
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