La Russia torna alla luce dopo il black-out solare

La Russia torna alla luce dopo il black-out solare

MOSCA 8 aprile 2083. È stato finalmente aggiustato, dopo diciotto giorni di black-out solare, il guasto ai Dispositivi d’Illuminazione che ha lasciato al buio tutta la Russia. Lo ha annunciato ieri l’Autorità Irradiante di Mosca per voce del suo presidente Oleg Quaresma. Saranno tuttavia necessarie altre 24 ore per azzerare e poi riattivare le memorie dei Dispositivi: domani l’intero Paese tornerà alla normalità.
«Si è trattato - ha detto Quaresma - di un virus che ha colpito i filtri solari, diffondendosi in pochi minuti lungo tutta la copertura del Paese. I filtri sono stati aggrediti da una mucillagine nera e hanno mandato in tilt, con una reazione a catena, tutti i Dispositivi d’Illuminazione. Ma il Bacillus Icsiformis alla fine ci ha salvati. “Spalmato” sui filtri, sta provvedendo proprio mentre vi sto parlando a divorare la mucillagine, di cui è fortunatamente ghiotto». Il Bacillus Icsiformis, prontamente brevettato dal Governatorato centrale di Mosca, è in realtà un prodotto di sintesi realizzato recentemente nei laboratori della «Icsenhaus» di San Pietroburgo.


A conferma del vecchio detto «non tutto il male viene per nuocere», la Russia, che ha subìto ingenti danni economici dal black-out solare, potrà risollevarsi grazie alla concessione del brevetto ai Paesi che ne faranno richiesta. Il prezzo non è ancora stato fissato, ma c’è da credere che molte nazioni saranno ben liete di pagarlo per la propria sicurezza.

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