Sì al tirocinio in azienda, varrà come un anno sui banchi

Sarà possibile assolvere all’ultimo anno di obbligo di istruzione (cioè dai 15 anni di età) attraverso l’apprendistato, previa «la necessaria intesa tra Regioni, ministero del Lavoro e ministero dell’Istruzione, sentite le parti sociali». Via libera infatti da parte dell’Aula della Camera (a maggioranza e con il parere favorevole del governo) alla norma del ddl lavoro su scuola e apprendistato. La norma che consente ad un giovane di 15 anni di entrare in azienda con un contratto di apprendistato, e approvata dalla Commissione Lavoro di Montecitorio, è stata ritoccata dall’Aula: governo e maggioranza hanno precisato che la disposizione si inquadra nella tipologia di apprendistato prevista dalle norme di attuazione della legge Biagi e che quindi sarà «necessaria» l’intesa «tra Regioni, ministero del Lavoro e ministero dell’Istruzione, sentite le parti sociali» prima di poter aprire la strada alla possibilità di assolvere all’ultimo anno di diritto-dovere di istruzione e formazione attraverso l’apprendistato, abbandonando i banchi di scuola, o un corso di formazione professionale.
La norma sull’apprendistato è una «norma di raccordo» con la legge di attuazione della legge Biagi «che chiama in causa le Regioni, nel senso che la norma non si applica se non c’è l’intesa con le Regioni e non si applica se non sono sentite le parti sociali», ha detto il relatore, Giuliano Cazzola, respingendo le critiche. Per governo e maggioranza la norma è una risposta contro la dispersione scolastica e dà ai giovani tra i 14 e i 16 anni, che non studiano, la «possibilità» di entrare nel mondo del lavoro. A contestare la novità, in Aula, è stata tutta l’opposizione. In primo luogo Giuseppe Fioroni (ex ministro dell’Istruzione del governo Prodi che ha innalzato a 16 anni l’obbligo di istruzione): Fioroni ha accusato governo e maggioranza di «togliere il futuro ai nostri figli» con il solo obiettivo di «non dare risorse all’istruzione». «Di fatto - ha affermato Anita di Giuseppe (Idv) - è stato ridotto di un anno sia il limite di obbligo scolastico ma anche l’età minima per lavorare».

Con questa norma, ha attaccato infine Luisa Capitanio Santolini (Udc), «i 14enni vengono condannati ad un anno di limbo scolastico» e la disposizione non andava «inserita in una legge omnibus, con un colpo di mano e senza approfondimenti».

Commenti
Disclaimer
I commenti saranno accettati:
  • dal lunedì al venerdì dalle ore 10:00 alle ore 20:00
  • sabato, domenica e festivi dalle ore 10:00 alle ore 18:00.
Accedi
ilGiornale.it Logo Ricarica