Era il 17 dicembre del 1965 quando sul ring del Palazzo dello Sport dell'Eur - davanti a circa 15.000 spettattori - ebbe luogo probabilmente il più emozionante e spettacolare match di pugilato sostenuto tra due pugili italiani. Si trattava della sfida tra Nino Benvenuti e Alessandro Mazzinghi valevole per il titolo mondiale dei pesi medi junior. Due pugili dallo stile contrapposto che avevano diviso l'Italia sportiva: elegante e tecnico il pugile triestino (Benvenuti), potente e generoso il boxeur toscano (Mazzinghi).
A distanza di 46 anni, gli appassionati italiani della noble art hanno la possibilità di rivivere quelle stesse emozioni sabato 25 giugno (ore 22.40, diretta Rai2) in una cornice altrettanto suggestiva, quella del nuovo Centrale del Tennis del Foro Italico, grazie a due fighters di assoluto livello internazionale che incroceranno i guanti per contendersi la prestigiosa cintura europea dei pesi welter (EBU), attualmente vacante. Parliamo del romano Daniele «Bucetto» Petrucci, già Campione Italiano e Campione Internazionale ed Intercontinentale IBF, e del fiorentino - originario della Sierra Leone - Leonard Bundu, già Campione Italiano, Campione dell'Unione Europea e Campione Internazionale WBA. Due pugili in questo caso simili, che fanno dello stile e della tecnica le loro armi vincenti e che arrivano a questo appuntamento all'apice della loro carriera sportiva risultando entrambi imbattuti dopo oltre 30 match da professionisti.
«L'incontro tra Petrucci e Bundu sarà il match dell'anno, mi auguro che alla fine si possa ricordare come uno spettacolo memorabile». Nino Benvenuti non ha dubbi: l'evento di sabato sera darà lustro all'intero movimento pugilistico italiano e permetterà a Roma di tornare ad essere capitale internazionale della boxe. «Sono due pugili imbattuti, due campioni all'apice della carriera, che potevano prendere strade diverse e che invece hanno deciso di incrociare i guantoni per mettersi alla prova e per poter dire: sono io il più forte, il vincitore» ha spiegato l'olimpionico di Roma 1960 durante la conferenza stampa di presentazione dell'incontro, cui hanno preso parte anche i due pugili.
«Sto bene sia fisicamente che mentalmente ma mi aspetto una sfida combattuta, 12 riprese tirate fino all'ultimo - ha spiegato il 30enne romano Daniele Petrucci che potrà contare sul sostegno del pubblico di casa -. Ma non credo che l'appoggio proveniente dagli spalti possa fare la differenza, di certo sarò emozionato e responsabilizzato ma non vedo vantaggi o svantaggi sotto questo punto di vista. Un pronostico? Non ne faccio mai, posso solo promettere che sarà un grande spot per il pugilato italiano». Consapevole dell'importanza dell'incontro anche il pugile fiorentino Leonard Bundu: «È il match più importante della mia carriera e mi sono allenato come non mai per essere al top della forma - le parole del 37enne originario di Freetown -. Voglio il titolo europeo, questo è l'ultimo treno e non ho nessuna intenzione di perderlo».
Già prenotati in prevendita 5.000 biglietti: le previsioni fanno pensare al tutto esaurito (11.000 presenze).
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